”ABBASSIAMO LO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI A 5 MILA EURO”

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L’avvocato Stefano Pellegrino candidato nella lista del PDL con Nello Musumeci Presidente, ha esordito, nella sua presentazione in un albergo di Pantelleria, elencando gli incarichi di consulenza che ha ricoperto negli anni, senza mai pretendere una lira. “Ho fatto consulenza per la Provincia di Trapani – ha detto – rinunciando per tre anni ad un compenso pari ad 80 mila euro l’anno. La stessa cosa ho fatto con la Regione Siciliana, pur contribuendo con i professionisti del mio studio a redigere importanti leggi. Io ho messo sempre a disposizione il mio studio che vede impegnati 50 avvocati tra Marsala, Trapani e Roma”. Una legge preparata dall’avvocato Stefano Pellegrino è rimasta nei cassetti. E’ quella che prevedeva l’abbassamento a 5 mila euro dello stipendio dei deputati regionali che ora percepiscono circa 15 mila euro. “Mi impegno – ha continuato Pellegrino – a riproporre questa legge come primo atto di parlamentare regionale. Confesso una cosa: io voglio andare al parlamento regionale per curiosare, per capire come mai la nostra regione non riesce a legiferare. Una spiegazione ce l’avrei. In parlamento si fanno le leggi ed allora devono andarci le persone competenti, che sanno come si fa una legge. Il bravo perito agrario, con tutto il rispetto per i periti agrari, non vedo che cosa ci faccia in un luogo dove si devono fare leggi”.


Nel suo programma quale candidato alle elezioni regionali ha pensato ad una parte riservata alle isole e in particolare a Pantelleria che è la più lontana tra quelle della provincia di Trapani?


Sì, ho pensato soprattutto alla problematica del trasporto per la quale va trovata una soluzione e alle iniziative a favore dei bambini e dei giovani, in particolare a forme di aggregazione quali ad esempio lo sport e la musica. Ritengo che tali opportunità di aggregazione siano assolutamente imprescindibili nella vita sociale, si potrebbero fare utilizzando somme vincolate per le isole da utilizzare per la creazione di grandi eventi. Penso ad esempio che l’evento musicale organizzato a Lampedusa possa sicuramente essere pensato anche per le altre isole quali Pantelleria, Favignana e Marettimo. Bisogna creare cioè un appuntamento istituzionalizzato per andare al di là dei finanziamenti a pioggia che rimangono fine a se stessi. Si tratta di dare luce all’isola, Pantelleria è chiamata la Perla nera e splende già per se stessa, ma in questo caso ne può derivare una fonte di ricchezza con ricaduta sul turismo e l’economia.

Pensa di potersi assumere l’impegno, una volta eletto, di trovare i famosi sette milioni necessari per le navi Ro.Ro?


Cifre di questa entità si trovano in Lombardia, in Val d’Aosta, in Trentino e nel Veneto… non capisco perché non la si debbano trovare in Sicilia. Le spese del trasporto rappresentano cifre irrisorie per il bilancio corposo della regione Siciliana ma sono imprescindibili per la vita della comunità isolana. E’ necessario valutare le priorità e questa mi pare davvero una priorità rispetto a qualsiasi altra necessità dell’isola. Non solo un politico di professione ma, in base alle opportunità che mi verranno offerte dalla mia elezione, voglio curiosare e verificare le effettive situazione, capire perché determinati bisogni fondamentali della gente non trovino risposta, visto che si tratta di richieste normali. Qui purtroppo la normalità diventa un fatto eccezionale ma non si chiede niente di grandioso.

Secondo Riggio, presidente dell’Enac, lo Stato non metterà più soldi a sostegno della tratta sociale a partire da maggio perché i politici nazionali considerano la tratta un servizio interno alla Regione. Pensa che la Regione possa intervenire per tempo con un bando triennale, ma soprattutto intervenire prima della prossima stagione turistica?


Ritengo che anche questo sia da inserire nelle priorità e mi pare di aver capito che ci sia questa intenzione. E’ del resto inaccettabile che per i cittadini di Pantelleria ci siano ancora disagi per raggiungere l’isola o andare sulla terraferma per diverse necessità e soprattutto è inaccettabile che possa costare così tanto come risulta. Chi come i cittadini panteschi paga le tasse può pretendere i servizi. Il disagio che deriva dalla posizione geografica non può rendere un cittadino di serie B rispetto ad un altro di serie A, che ha la possibilità di raggiungere determinate mete senza costi aggiuntivi. Ritengo che lo Stato debba avere l’obbligo di intervenire, il governatore Musumeci, se verrà eletto, saprà bene distinguere le priorità e saprà presentare la Sicilia ai Ministri del Governo Centrale, cosa che ultimamente è stata dimenticata.

Che cosa intende di preciso?

Il presidente della Regione Sicilia è a tutti gli effetti membro del Consiglio dei Ministri anche se con il solo ruolo consultivo, non dobbiamo dimenticare che questa è una opportunità rilevante. Serve cioè una persona che all’interno del Consiglio dei Ministri rappresenti la Sicilia e abbia forza, spessore, affidabilità. Possa quindi fare la propria parte e porre determinate condizioni per evitare che si creino cittadini di serie B.

Lei sarebbe favorevole all’istituzione di un assessorato specifico per le Isole Minori di cui si parla tanto in questa campagna elettorale?


Penso che potrebbe essere una cosa positiva. Io però ho sempre davanti l’obiettivo del contenimento della spesa, quindi, non vorrei diventasse un assessorato con portafoglio perché in questo caso non condividerei la scelta. Se invece significa avere un contributo per concentrare l’attenzione sui problemi delle isole, allora sono d’accordo. Le spese cioè non devono diventare grandi tanto da neutralizzare poi gli intenti che si devono perseguire.
Salvatore Gabriele

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