LA POLITICA COME SERVIZIO SOCIALE AL SERVIZIO DEI CITTADINI, L’ASTENSIONE AL VOTO E’ UN DANNO

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Alberto Di Girolamo, nato a Marsala, candidato per la prima volta alle elezioni regionali, si presenta come unico candidato nella lista civica a sostegno del candidato presidente Rosario Crocetta. Dopo un breve periodo di impegno politico, vent’anni fa, come consigliere del Centrosinistra, ha dedicato tutto le sue energie nella professione per migliorare la sanità pubblica nella provincia di Trapani. E’ cardiologo, ha fatto molta esperienza formandosi in centri qualificati a Brescia, poi è ritornato a Trapani ed ha scelto di fare il medico a tempo pieno in una struttura pubblica per costruire un ospedale al servizio del cittadino. Da sei anni è primario al Sant’Antonio Abate di Trapani. Prossimo alla pensione, ha accettato la sfida delle regionali perché considera la politica un impegno sociale al servizio dei cittadini, e sottolinea il bisogno di rimettere al centro la progettualità, le competenze, l’onestà e il rigore. Uno dei primi atti che farà, dice, in caso di elezione sarà quello di eliminare i privilegi e gli sprechi della casta. Il suo impegno sarà essenzialmente nel settore della sanità. Ritiene altresì importante investire nella scuola e rilanciare l’agricoltura utilizzando al meglio i fondi europei.

E’ la prima volta che si impegna in politica?

E’ la prima volta che mi presento alle elezioni regionali ma sono stato in politica vent’anni fa, nel 1993 sono stato eletto nel Consiglio Comunale di Marsala e ho fatto il Presidente dello stesso Consiglio per quattro anni, poi sono ritornato a fare solo il medico perché mi risultava difficile mantenere i due impegni. Lavoro in un reparto di cardiologia molto importante ed ho deciso che fosse giusto fare una scelta, la politica va fatta come servizio e richiede impegno continuo e rilevante. Da circa sei anni sono primario della Cardiologia a Trapani, ora mi è stato chiesto di candidarmi per le regionali, credo soprattutto per la mia esperienza come persona impegnata a risolvere i problemi della sanità in questa provincia. Ho accettato di candidarmi nella lista Crocetta anche perché fra alcuni mesi andrò in pensione e, quindi, avrò molto più tempo per mettermi al servizio dei cittadini della provincia.

Nella sua professione ha avuto a che fare con Pantelleria, quale aggancio avete con il nostro ospedale per l’intervento sugli infartuati?

Abbiamo un rapporto davvero ottimo, quale primario ho sempre detto che per i pazienti che provengono da Pantelleria c’è sempre un posto letto per il ricovero a Trapani. Inoltre c’è da dire che l’infarto va curato precocemente e sicuramente con l’angioplastica primaria. Ecco perché il paziente che arriva al pronto soccorso di Pantelleria va trasferito a Trapani, in Cardiologia – Unità Coronarica, nel più breve tempo possibile. E’ un percorso che abbiamo definito con il Dottor Azzaro e con la dottoressa Averna e sta funzionando molto bene. Naturalmente so che avete altri problemi e da politico cercherò di risolverli nel miglior modo possibile.

Non le sembra un controsenso che mentre voi dite che un malato debba essere ricoverato nel più breve tempo possibile e poi ci tolgono l’elicottero di notte e ci dicono che poi verrà tolto completamente?

Assolutamente sì e questa è la dimostrazione che molto spesso i politici non capiscono nulla di sanità. Noi medici dobbiamo fare la nostra parte, e io credo di averla fatta assieme a tanti altri colleghi, ma dall’altra parte i tanti politici che blaterano si perdono poi di fronte ai problemi reali. Pantelleria ha bisogno di un elicottero a disposizione 24 ore al giorno sia per l’emergenza cardiologica ma anche per altre patologie particolari: ci può essere un’emorragia, un arresto cardiocircolatorio per cui si renda necessario il ricovero in strutture più attrezzate. Un politico che si occupa veramente dei problemi della gente deve agire per risolvere questa situazione. Quest’estate io sono venuto a Pantelleria a controllare pazienti portatori di pacemaker e in questo caso mi sembra giusto che sia il medico a venire sull’isola e non il paziente a spostarsi sulla terraferma. Il trasferimento va riservato ai casi più gravi. Deve cioè essere prevista la presenza sull’isola di specialisti che controllano i pazienti per situazioni banali, in modo da evitare i viaggi della speranza non necessari. Comportamenti che ho sempre proposto da medico e se verrò eletto vedrò di migliorare anche i rapporti di percorrenza tra l’isola e la terraferma.

Questo significa che si batterà per l’elicottero presente 24 ore?


E’ assolutamente indispensabile. Noi diciamo che il tempo è prezioso per il muscolo cardiaco quindi prima si interviene meglio è. Quando il paziente ci arriva dopo dodici ore molto spesso possiamo fare ben poco con i nostri mezzi. Se da medico ho messo a disposizione la cardiologia per tutti, da politico mi batterò perché Pantelleria abbia l’elicottero 24 ore su 24. L’infarto non ha orario, non rispetta i turni o le festività, quindi bisogna essere sempre pronti ad intervenire al meglio.

A Pantelleria si vive di continue emergenze, il problema dei trasporti è un’altra di queste emergenze, si parla di 7 milioni di euro che forse sono poca cosa rispetto agli sprechi che ci sono stati. Pensa sarà possibile recuperarli?

Proprio perché la politica deve essere al servizio dei cittadini bisogna evitare gli sprechi. Sono cose drammatiche, lo stiamo sentendo in questi giorni, io francamente non pensavo che i gruppi parlamentari avessero tutto questo denaro e che nessuno controlli. Sono soldi nostri, di tutti i cittadini e vengono usati in malo modo, i privilegi dei politici non devono esistere. Le faccio un esempio: io sono marsalese e lavoro a Trapani, viaggio con la mia automobile e pago la benzina… non si capisce perché il parlamentare regionale deve avere la macchina pagata e la benzina pagata. Bisogna utilizzare i fondi nel miglior modo possibile, anche per quest’isola che è bellissima, bisogna evitare che resti isolata dal mondo e favorire gli spostamenti dei residenti e l’ingresso dei turisti con mezzi adeguati e decorosi.

Come rimediare quindi a questo dissesto economico?

Penso a quei politici che vengono a Pantelleria in cerca di voti… se sono in politica da 15 anni e non hanno fatto nulla bisogna cambiare, se invece uno è veramente bravo ci può restare per due mandati al massimo… la politica non deve essere una professione, dopodiché torni ad esercitare il suo lavoro. Lo dico a tutti i cittadini… spero che vadano a votare il 28 ottobre, il voto è l’unica arma che abbiamo quindi stiamo attenti come votiamo e chi votiamo. Se un politico ha fatto bene per la propria regione e per il proprio territorio va rivotato, diversamente va mandato a casa. Lo stesso vale per le persone nuove: io sono nuovo per queste elezioni quindi vi dovete chiedere cosa abbia fatto Alberto Di Girolamo in questi anni come professionista. Ha pensato solo a se stesso preoccupandosi di fare soldi o ha fatto il professionista in un ospedale pubblico a servizio della gente? Con i miei colleghi abbiamo potenziato un reparto di cardiologia che prima faceva 700 ricoveri e ora ne fa 2.500, abbiamo creato anche lavoro, nel 1987 prima di aprire il reparto ci lavoravano dieci persone oggi ci lavorano cento persone. Si crea servizio e lavoro oltre a diminuire la sofferenza delle persone, non possiamo azzerare le malattie ma compito della sanità è sicuramente quello di ridurle, migliorando la qualità di vita.

Pare che ci sia nel cassetto un disegno di legge che prevede di portare lo stipendio dei parlamentari a 5.000 euro al mese, ci sono i grillini che propongono addirittura 2.500. Lei è favorevole, comunque, ad una riduzione?

Ridurre gli attuali 15.000 euro assolutamente sì, penso che un parlamentare debba avere uno stipendio decente che gli permetta di vivere normalmente, deve poi imparare ad amministrare bene i fondi pubblici. Vanno eliminati tutti i privilegi che sottraggono denaro ai servizi al cittadino. Poi possiamo fare del populismo e dire che non vanno affatto pagati, ma si corre il rischio che facciano politica solo i super ricchi e non credo che un industriale di turno, super ricco, possa capire i problemi della gente normale. Ipotizzare, quindi, uno stipendio di 5.000 euro potrebbe essere giusto, io ho già firmato l’appello che va nel senso di una riduzione. Il prossimo anno vivrò della mia pensione quindi il deputato lo potrei fare esclusivamente per servizio, ho seguito la richiesta di amici e colleghi che mi hanno convinto nella speranza che possa occuparmi di sanità visto che la maggior parte del bilancio della Regione riguarda questo settore.

Si legge che nella sanità il 70% della spesa sia per la scrivania e solo il 30% per il malato…

Non so se il rapporto è questo, sicuramente ci sono molti sprechi, bisogna fare reparti di eccellenza, troppi sono i pazienti che sono costretti ad andare fuori Regione per farsi curare mentre a Trapani abbiamo una cardiologia di eccellenza e la maggior parte dei pazienti non ha bisogno di uscire per farsi curare tranne che per la cardiochirurgia. Altre sono invece le patologie per cui è ancora necessario spostarsi, ad esempio per l’oncologia, e questo non è giusto perché spesso si creano ritardi nella diagnosi e quindi nella cura. Sarebbe giusto avere nella propria provincia un centro oncologico di eccellenza.

Qui ci sono i malati di tumore costretti a recarsi a Trapani per la chemioterapia con tutti i disagi che sappiamo… la nave che non parte, l’aereo che non arriva…


Sono del parere che quest’isola debba avere alcuni servizi e tutto ciò che serve per non far correre rischi al paziente offrendo le migliori cure possibili. Non bisogna però cadere nel semplicismo che dice “facciamo tutto a Pantelleria” perché la medicina è una cosa complessa. L’idea è potenziare gli ambulatori e far venire i professionisti necessari, obbligando tutti a fare un turno sull’isola, tenendo comunque presente che anche a Pantelleria esistono delle ottime professionalità. Prendere un medico di Marsala o di Trapani e metterlo nelle condizioni di prestare la sua esperienza anche per i pazienti panteschi potrebbe essere positivo per tutti, medici e pazienti.

Cosa pensa circa l’istituzione di un assessorato per le isole minori?


Dipende da come lo si vuol far funzionare. Posso essere favorevole se questo non vuol dire ghettizzare le realtà. Le isole vanno pensate all’interno della Regione Sicilia perciò l’assessorato non deve essere avulso da un discorso economico complessivo che risolva il problema delle tratte aeree, delle navi ecc. Il turismo potrebbe essere potenziato promuovendo i vari collegamenti, quest’isola potrebbe vivere di turismo nove mesi su dodici mentre mi sembra di vedere poca gente in questo periodo, con un clima ancora particolarmente gradevole e con tante bellezze ambientali da godere.
Salvatore Gabriele
Ha collaborato Giovanna Ferlucci Cornado

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