Ha vinto il partito dell’astensione, la maggioranza dei siciliani, infatti, non ha votato, meno di un siciliano su due. Hanno lasciato ad una esigua minoranza decidere chi li governerà nei prossimi cinque anni. E quelli che sono andati alle urne, hanno preferito, stando ai primi exit poll esprimere un voto di protesta e dare una lezione ai partiti tradizionali. Secondo un sondaggio a Palermo, il grillino Cancelleri sarebbe in testa, nella corsa alla Presidenza, sul candidato del centrodestra Musumeci e sul candidato del centrosinistra Crocetta. Sui 4.426.754 siciliani aventi diritto al voto, di cui la maggioranza, 2.284.380, donne, solo 2.203.885 hanno votato nei 5307 seggi sparsi nei 390 Comuni siciliani. Una percentuale pari al 47,42%, quasi il 20% in meno rispetto alle regionali del 2008 quando votarono il 66,68%. Allora si votò per due giorni e in contemporanea con le elezioni Nazionali di Camera e Senato.
A Pantelleria hanno votato 1997 elettori, il 30,75% dei 6494 degli aventi diritto al voto. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%. Dieci sono i candidati alla carica di governatore dell’Isola. Per i posti da deputato all’Ars abbiamo invece 1.629 pretendenti.
Il dato dell’affluenza definitiva è sconfortante ed è un chiaro segnale di quel che è accaduto alla politica in Italia negli ultimi anni, con un progressivo disinteresse del cittadino per le elezioni causata dalla sfiducia nelle istituzioni e nelle persone che vi operano.
La campagna siciliana di Grillo è stata trionfale, ha riempito le piazze dappertutto e ha costretto gli altri a scappare dalle piazze. Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento, era inizialmente dato tra l’8% e il 10%. Dopo i comizi di Grillo le sue percentuali sono salite vertiginosamente, ed ora gli exit poll, anche se limitati alla città di Palermo, lo danno oltre il 27%, rispetto al 23,35% di Musumeci, candidato del centrodestra, e al 21,4% di Crocetta candidato del centrosinistra. Molto staccato risulta il candidato Miccichè con il 14,24% seguito dalla candidata di Sel e Idv, Giovanna Marano, con il 10%.
Se i sondaggi saranno confermati dai dati definitivi su scala regionale, si potrà parlare di un vero uragano politico sulla Sicilia. Da più parti viene anche evidenziata la preoccupazione legata all’incertezza della governabilità futura, le percentuali presentate dagli exit poll infatti fanno prevedere che la lista vincente non potrà raggiungere la maggioranza dei seggi dell’Assemblea Regionale e che quindi dovrà pensare da subito a possibili alleanze. Tutto può dunque accadere proprio in base alla particolare legge elettorale prevista dallo statuto siciliano.
Se dovesse vincere Giancarlo Cancelleri, giacché risulta difficile immaginare il Cinque Stelle alleato con Pdl o Pd, lo scenario sarebbe davvero incerto. Ora non resta che attendere la diffusione dei primi dati, e poi, via via, il formarsi del dato definitivo, per parlare di numeri concreti e reali.
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