UNA TOCCATA E FUGA

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Caro Direttore,
ormai, tutti usiamo il tuo giornale, che poi è la nostra voce per dire la propria opinione. Sinceramente penso che l’incontro di venerdì 5 ottobre con Micciché è stato solamente un momento di presenza o di toccata e fuga, visto i problemi della nostra isola. Avrei preferito che si fermasse di più visto l’attraversata con il peschereccio. Come potevamo fargli delle domande se guardava sempre l’orologio? E poi le pause tra un dire e fare mi hanno dato l’impressione di uno che sapeva poco di Pantelleria, forse durante il viaggio appena accennate. Del resto ha voluto viaggiare per capire la dura vita di chi viaggia in mare rivolgendosi ai pescatori per lavoro, ben diversa da chi deve prendere la nave anche per necessità visto la nostra posizione geografica. Non mi sembra abbia detto niente di nuovo, che non sappiamo già…certo si darà da fare nel momento in cui diventerà presidente, ma prima tutti dove erano? Punto secondo: 7 milioni di euro si troveranno, se non c’è una lira? Quindi anche se ha detto che non se la sentiva di fare delle promesse, penso che nessuno si metta veramente nei nostri panni, ora è il momento delle promesse a chi offre di più. Intanto la barca affonda. Tutto è precario, ospedale trasporti e diciamo chi più ne ha più ne metta. La mia non vuole essere polemica, ma vedo la situazione andare sempre indietro come i gamberi.
CATERINA GIGLIO
Presidente comitato pro sanità

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