All’esposizione Internazionale che si tenne a Milano dal 28 aprile all’11 novembre del 1906 Pantelleria era rappresentata dall’Azienda di Luigi Rodo, a cui fu assegnata una medaglia d’oro per la bontà dei suoi prodotti.
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nQuasi una fiaba, arrivata ai giorni nostri grazie al dottor Sandro Casano e che potrebbe iniziare così:
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n“C’era una volta un’isola in mezzo al mare dove l’uva dorata maturava al sole, curata da mani sapienti in conche riparate dal vento… e c’era una volta un Re…!” Regnava infatti, a quel tempo, Sua Maestà Vittorio Emanuele III, come documentato dal diploma assegnato al pantesco Luigi Rodo durante l’esposizione milanese, avvenuta “SOTTO L’ALTO PATRONATO DI S.M. IL RE D’ITALIA”.
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nIl prezioso reperto ci è stato mostrato da Sandro Casano, appassionato di storia e collezionista di documenti antichi, molti dei quali si riferiscono a Pantelleria e ne ricostruiscono la storia agraria. L’antica pergamena ci racconta tanti altri particolari legati alla storia di quella lontana Esposizione Internazionale di Milano, nata in occasione dell’inaugurazione del Valico del Sempione che rese possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi.
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n“Spesso le grandi fiere sono abbinate all’inaugurazione di grandi opere pubbliche – racconta il dottor Casano – e quella del 1906 era legata al tema dei trasporti, c’era però un padiglione dedicato al settore Agrario e quindi Pantelleria fu rappresentata da Luigi Rodo, proprietario di un’azienda agricola che oltre a produrre passito produceva anche uva passa e capperi. Era una delle più antiche cantine attive sull’isola tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Prima dell’Expo milanese questa azienda aveva partecipato anche alla Prima Grande Esposizione Campionaria Internazionale che si era tenuta a Napoli nel 1904/1905, ottenendo anche in quell’occasione un diploma di Croce Insigne e Medaglia d’oro per la bontà delle sue produzioni.”
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nIl dottor Casano ci mostra altri documenti legati all’Expo del 1906 dai quali si apprende che la domanda di Ammissione venne presentata ben due anni prima dell’evento, che tra i padiglioni a tema uno era espressamente dedicato all’Agraria con possibilità di esporre vini, liquori, oli e derrate alimentari e che una giuria nominata dalla Camera di Commercio avrebbe assegnato le onorificenze.
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nNel 1906 arrivarono all’Esposizione Internazionale di Milano passito, uva passa e capperi. Nel 2015 Pantelleria si ripresenta al mondo intero, in un esposizione ormai diventata globale, con la propria tipicità sicuramente migliorata ma carica dei sapori e degli aromi di sempre. A Milano infatti arrivano i vini doc tra cui il passito naturale, il cappero unico al mondo con la denominazione igp, l’origano, le olive, le marmellate, i paté e tanti altri prodotti tipici della nostra cucina. Ma arriva anche la nostra storia, la nostra cultura, l’archeologia, l’ambiente, il turismo.
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nNel 1906 l’immagine simbolo dell’esposizione, che abbiamo ritrovato anche sul prezioso documento d’epoca, celebrava l’apertura del traforo transalpino del Sempione riportando la figura di ferrovieri che guardavano Milano dal portale del Simplon Tunnel. Nel 2015 abbiamo un logo universale nel quale i tre colori primari si incontrano dando vita a tante nuove sfumature e una mascotte che racchiude 11 elementi legati al tema dell’alimentazione. Oggi però anche Pantelleria ha un proprio simbolo da mostrare con orgoglio all’Expo 2015: la vite al alberello, la cui pratica agricola è patrimonio UNESCO, tramandata nei secoli e frutto di un lavoro instancabile ed eroico dei nostri contadini.
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nE domani 1° maggio 2015, grazie alla preziosa opera del maestro Michele Cossyro, sarà proprio la vite ad alberello la regina dell’inaugurazione all’interno del Cluster Bio Mediterraneo.
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nEcco il link per visionare i documenti storici con tutti i dettagli:
nhttps://plus.google.com/photos/100204169615931068122/albums/6143317650102027825
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nGiovanna Cornado Ferlucci
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nQuasi una fiaba, arrivata ai giorni nostri grazie al dottor Sandro Casano e che potrebbe iniziare così:
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n“C’era una volta un’isola in mezzo al mare dove l’uva dorata maturava al sole, curata da mani sapienti in conche riparate dal vento… e c’era una volta un Re…!” Regnava infatti, a quel tempo, Sua Maestà Vittorio Emanuele III, come documentato dal diploma assegnato al pantesco Luigi Rodo durante l’esposizione milanese, avvenuta “SOTTO L’ALTO PATRONATO DI S.M. IL RE D’ITALIA”.
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nIl prezioso reperto ci è stato mostrato da Sandro Casano, appassionato di storia e collezionista di documenti antichi, molti dei quali si riferiscono a Pantelleria e ne ricostruiscono la storia agraria. L’antica pergamena ci racconta tanti altri particolari legati alla storia di quella lontana Esposizione Internazionale di Milano, nata in occasione dell’inaugurazione del Valico del Sempione che rese possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi.
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n“Spesso le grandi fiere sono abbinate all’inaugurazione di grandi opere pubbliche – racconta il dottor Casano – e quella del 1906 era legata al tema dei trasporti, c’era però un padiglione dedicato al settore Agrario e quindi Pantelleria fu rappresentata da Luigi Rodo, proprietario di un’azienda agricola che oltre a produrre passito produceva anche uva passa e capperi. Era una delle più antiche cantine attive sull’isola tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Prima dell’Expo milanese questa azienda aveva partecipato anche alla Prima Grande Esposizione Campionaria Internazionale che si era tenuta a Napoli nel 1904/1905, ottenendo anche in quell’occasione un diploma di Croce Insigne e Medaglia d’oro per la bontà delle sue produzioni.”
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nIl dottor Casano ci mostra altri documenti legati all’Expo del 1906 dai quali si apprende che la domanda di Ammissione venne presentata ben due anni prima dell’evento, che tra i padiglioni a tema uno era espressamente dedicato all’Agraria con possibilità di esporre vini, liquori, oli e derrate alimentari e che una giuria nominata dalla Camera di Commercio avrebbe assegnato le onorificenze.
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nNel 1906 arrivarono all’Esposizione Internazionale di Milano passito, uva passa e capperi. Nel 2015 Pantelleria si ripresenta al mondo intero, in un esposizione ormai diventata globale, con la propria tipicità sicuramente migliorata ma carica dei sapori e degli aromi di sempre. A Milano infatti arrivano i vini doc tra cui il passito naturale, il cappero unico al mondo con la denominazione igp, l’origano, le olive, le marmellate, i paté e tanti altri prodotti tipici della nostra cucina. Ma arriva anche la nostra storia, la nostra cultura, l’archeologia, l’ambiente, il turismo.
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nNel 1906 l’immagine simbolo dell’esposizione, che abbiamo ritrovato anche sul prezioso documento d’epoca, celebrava l’apertura del traforo transalpino del Sempione riportando la figura di ferrovieri che guardavano Milano dal portale del Simplon Tunnel. Nel 2015 abbiamo un logo universale nel quale i tre colori primari si incontrano dando vita a tante nuove sfumature e una mascotte che racchiude 11 elementi legati al tema dell’alimentazione. Oggi però anche Pantelleria ha un proprio simbolo da mostrare con orgoglio all’Expo 2015: la vite al alberello, la cui pratica agricola è patrimonio UNESCO, tramandata nei secoli e frutto di un lavoro instancabile ed eroico dei nostri contadini.
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nE domani 1° maggio 2015, grazie alla preziosa opera del maestro Michele Cossyro, sarà proprio la vite ad alberello la regina dell’inaugurazione all’interno del Cluster Bio Mediterraneo.
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nEcco il link per visionare i documenti storici con tutti i dettagli:
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nGiovanna Cornado Ferlucci
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