Domenica 3 maggio alle ore 15.00, l’Expo ospiterà il Forum del Mediterraneo dal titolo: "Patrimoni Unesco la dieta mediterranea e la vite ad alberello: i luoghi eroici dell’eccellenza del Mediterraneo. Biodiversità, Paesaggio, Enoturismo, Benessere". Il convegno è organizzato dal CERVIM, all’interno del Cluster Bio Mediterraneo, in collaborazione con il Comune di Pantelleria.
nIl Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana è un organismo internazionale nato con lo specifico compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica, di cui sono stati definiti i criteri identificativi: pendenza del terreno superiore a 30%, altitudine superiore ai 500 metri s.l.m., sistemi viticoli su terrazze e gradoni, viticoltura delle piccole isole. Si parla quindi di "vini prodotti in contesti difficili, molto spesso attraverso ore di duro lavoro manuale, la cui legge di mercato non potrà mai garantire ai viticoltori un reddito adeguato al lavoro prodotto. Vini prodotti da vitigni autoctoni che da secoli si sono adattati al clima e ai terreni che infondono ai vini profumi e caratteristiche uniche. Vini legati indissolubilmente ad un territorio difficile che solo la sapienza e la caparbietà dell’uomo ha saputo adattare alle proprie esigenze "facilitando", per così dire, il proprio lavoro. L’uomo che ha saputo creare paesaggi di straordinaria bellezza, molti dei quali riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.”
nLe argomentazioni alla base del Forum si riferiscono a dei territori in Italia dove la coltivazione dell’uva è una cosa a dir poco proibitiva. In queste zone, i vitigni crescono fra le rocce e su terra scoscesa. Discendenti della fatica e della laboriosità dell’uomo, prodotte in zone spesso sconosciute e geograficamente impervie, queste viti trovano la loro casa su minuscoli fazzoletti di terra. Oggi il nettare prodotto in tali condizioni, viene riconosciuto in una più lusinghiera categoria, quella dei vini estremi o eroici. L’eccellenza vitivinicola trova infatti in questi luoghi, siano essi di montagna che di mare, il proprio compimento, tanto che bisogna porre in giusta luce il ruolo centrale esercitato nel mantenimento di questa viticoltura che oltre a contribuire a produrre vini di grande pregio, diventa allo stesso tempo presidio del paesaggio, proprio in quanto in tali aree, separate e protette dalle logiche del resto del mondo, la diversità biologica e culturale viene salvaguardata più che altrove.
nQueste le premesse che hanno condotto a scegliere proprio il paesaggio pantesco con i suoi vitigni di zibibbo per rappresentare all’Expo la viticoltura eroica dell’Italia. Al Forum Mediterraneo si parlerà quindi dei terrazzamenti di Pantelleria e della vite al alberello, Patrimonio UNESCO, unitamente ad altre zone viticole già associate al CERVIM e inserite in una mappatura specifica.
nInterverranno: Roberto Gaudio, Presidente del CERVIM, Luca Bianchi, Capo Dipartimento Qualità Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali, Antonino Caleca, Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, Renzo Testolin, Assessore all’Agricoltura della Valle d’Aosta, Mauro Agnoletti Università di Firenze – Paesaggista Coordinatore del Gruppo di lavoro sul Paesaggio della Rete Rurale MIRAF, Donato Lanati, Enologo Titolare Centro di Ricerche Alimentari e Enologiche, Giuseppe Barbera, Docente Università di Palermo Culture Arboree, Ezio Nicodemi, direttore Clinica Medica IDI, Salvo La Mantia Amministratore Delegato Gruppo ITEM, Benedetto Renda, Presidente Consorzio Doc Pantelleria, Antonio Rallo, Presidente Consorzio Doc Sicilia, Nino Caravaglio Doc Malvasia delle Lipari, Patrizio Scarpellini Direttore Parco Cinque Terre, Dario Cartabellotta, Responsabile Cluster Bio Mediterraneo Expo 2015, Salvatore Gino Gabriele, Sindaco di Pantelleria.
nIl Forum sarà coordinato da Costanze Reuscher, Segretaria Generale Stampa Estera.
nGiovanna Cornado Ferlucci
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nIl Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana è un organismo internazionale nato con lo specifico compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica, di cui sono stati definiti i criteri identificativi: pendenza del terreno superiore a 30%, altitudine superiore ai 500 metri s.l.m., sistemi viticoli su terrazze e gradoni, viticoltura delle piccole isole. Si parla quindi di "vini prodotti in contesti difficili, molto spesso attraverso ore di duro lavoro manuale, la cui legge di mercato non potrà mai garantire ai viticoltori un reddito adeguato al lavoro prodotto. Vini prodotti da vitigni autoctoni che da secoli si sono adattati al clima e ai terreni che infondono ai vini profumi e caratteristiche uniche. Vini legati indissolubilmente ad un territorio difficile che solo la sapienza e la caparbietà dell’uomo ha saputo adattare alle proprie esigenze "facilitando", per così dire, il proprio lavoro. L’uomo che ha saputo creare paesaggi di straordinaria bellezza, molti dei quali riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.”
nLe argomentazioni alla base del Forum si riferiscono a dei territori in Italia dove la coltivazione dell’uva è una cosa a dir poco proibitiva. In queste zone, i vitigni crescono fra le rocce e su terra scoscesa. Discendenti della fatica e della laboriosità dell’uomo, prodotte in zone spesso sconosciute e geograficamente impervie, queste viti trovano la loro casa su minuscoli fazzoletti di terra. Oggi il nettare prodotto in tali condizioni, viene riconosciuto in una più lusinghiera categoria, quella dei vini estremi o eroici. L’eccellenza vitivinicola trova infatti in questi luoghi, siano essi di montagna che di mare, il proprio compimento, tanto che bisogna porre in giusta luce il ruolo centrale esercitato nel mantenimento di questa viticoltura che oltre a contribuire a produrre vini di grande pregio, diventa allo stesso tempo presidio del paesaggio, proprio in quanto in tali aree, separate e protette dalle logiche del resto del mondo, la diversità biologica e culturale viene salvaguardata più che altrove.
nQueste le premesse che hanno condotto a scegliere proprio il paesaggio pantesco con i suoi vitigni di zibibbo per rappresentare all’Expo la viticoltura eroica dell’Italia. Al Forum Mediterraneo si parlerà quindi dei terrazzamenti di Pantelleria e della vite al alberello, Patrimonio UNESCO, unitamente ad altre zone viticole già associate al CERVIM e inserite in una mappatura specifica.
nInterverranno: Roberto Gaudio, Presidente del CERVIM, Luca Bianchi, Capo Dipartimento Qualità Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali, Antonino Caleca, Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia, Renzo Testolin, Assessore all’Agricoltura della Valle d’Aosta, Mauro Agnoletti Università di Firenze – Paesaggista Coordinatore del Gruppo di lavoro sul Paesaggio della Rete Rurale MIRAF, Donato Lanati, Enologo Titolare Centro di Ricerche Alimentari e Enologiche, Giuseppe Barbera, Docente Università di Palermo Culture Arboree, Ezio Nicodemi, direttore Clinica Medica IDI, Salvo La Mantia Amministratore Delegato Gruppo ITEM, Benedetto Renda, Presidente Consorzio Doc Pantelleria, Antonio Rallo, Presidente Consorzio Doc Sicilia, Nino Caravaglio Doc Malvasia delle Lipari, Patrizio Scarpellini Direttore Parco Cinque Terre, Dario Cartabellotta, Responsabile Cluster Bio Mediterraneo Expo 2015, Salvatore Gino Gabriele, Sindaco di Pantelleria.
nIl Forum sarà coordinato da Costanze Reuscher, Segretaria Generale Stampa Estera.
nGiovanna Cornado Ferlucci
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