Parlare di Giovanni Accardi è come raccontare di noi stessi, dei nostri momenti vissuti nelle vicissitudini e nella crescita di quest’Isola negli ultimi cinquant’anni …
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nE’ raccontare dei sacrifici e delle soddisfazioni, della rabbia e dei momenti di emozione e di gioia condivisi con lui e con i politici del tempo che, pur con i loro pregi e difetti, hanno saputo essere in mezzo alla loro gente e hanno cercato, nei limiti che imponeva lo stile della politica di allora, di migliorare le disastrate condizioni di Pantelleria.
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nUn’Isola che usciva dal dopoguerra in ginocchio, senza tutele, con un’economia agricola affidata ai sensali e alla piazza palermitana e i mezzi di trasporto merci che dipendeva solo dalle risorse dei privati, pionieri della gloriosa marineria dei motovelieri e forti nella volontà del “fare”.
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nParlare di Giovanni Accardi è ricordare quanto fosse popolare e come fosse un punto di riferimento importante di tantissimi suoi concittadini fin da prima di entrare in politica.
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nImpiegato e poi direttore dell’ufficio di Collocamento, che aveva sede a San Leonardo, cercava di dare tutte le opportunità possibili a chi aveva bisogno di lavorare e un piccolo aneddoto la dice lunga sulla sua popolarità e disponibilità: “Mentre era all’Ufficio di Collocamento, in quel momento con un Ispettore Regionale, arriva un bimbetto di quelli che vivono più per strada che a casa e rivolgendosi a lui chiede: “Giovà, me’ matri voli sapiri si ‘rrivàu ‘a disoccupazioni…” alla sua risposta positiva il bimbetto lo saluta con un “ciao” e se ne va … l’Ispettore, stupito, gli chiede come mai un bambino gli desse del “tu” e lui sorridendo risponde che a Pantelleria tutti gli danno del tu … e che gli fa molto piacere così ….”
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nLa gente lo stimava così tanto che l’accoglieva affettuosamente nella propria abitazione e desiderava che in qualche modo ne facesse parte … Non è possibile, infatti, contare il numero dei figliocci che, di anno in anno, battezzava o cresimava con gioia e tanta affezione …
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nParlare di Giovanni Accardi Sindaco, è tornare con la mente a un episodio importante quale l’attracco al porto nella primavera del 1980 della prima nave-traghetto, la “Pietro Novelli”, appena uscita dai Cantieri Navali e destinata a Pantelleria, che ha destato in tutti noi il senso di orgoglio e la speranza della crescita nelle opportunità di un futuro economico in evoluzione, che chiedeva maggiore efficienza e nuove strategie.
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nRicordo che quel giorno, incontrandolo, mi parlò delle enormi difficoltà affrontate con forze che volevano portare la nave altrove e della grande emozione provata nel vederla attraccare … “con essa entravano nell’Isola anche la speranza di un’economia più efficiente, con servizi più adeguati anche per le persone…”
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nE’ pensare a un “Sindaco” attento alle piccole cose, alle poche Associazioni che operavano sul territorio in quel periodo, per le quali metteva a disposizione tutto ciò che era possibile, in modo che si potesse svolgere qualsiasi evento riguardante la Comunità. Un Sindaco, pantesco fra i panteschi, che amava la propria Isola e serviva la propria gente, conquistandola con il suo “savoir-faire”, la sua modestia, la sua puntualità, disponibilità ed allegria.
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nA lui va il nostro grazie
nper l’impegno che ha profuso durante i tantissimi anni di lavoro al Collocamento e di attività politica, per ciò che è riuscito a realizzare e per come ha saputo rappresentarci presso tutte le Istituzioni e le Autorità.
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nRosanna Gabriele
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nLa redazione di Pantelleria Internet, oltre che ai figli Mauro e Doris, porge sentite condoglianze anche alla moglie dell’ex sindaco Accardi, Lia.
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nNella foto: Giovanni Accardi, l’ultimo a destra, all’inaugurazione del Pietro Novelli 1980.
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nE’ raccontare dei sacrifici e delle soddisfazioni, della rabbia e dei momenti di emozione e di gioia condivisi con lui e con i politici del tempo che, pur con i loro pregi e difetti, hanno saputo essere in mezzo alla loro gente e hanno cercato, nei limiti che imponeva lo stile della politica di allora, di migliorare le disastrate condizioni di Pantelleria.
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nUn’Isola che usciva dal dopoguerra in ginocchio, senza tutele, con un’economia agricola affidata ai sensali e alla piazza palermitana e i mezzi di trasporto merci che dipendeva solo dalle risorse dei privati, pionieri della gloriosa marineria dei motovelieri e forti nella volontà del “fare”.
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nParlare di Giovanni Accardi è ricordare quanto fosse popolare e come fosse un punto di riferimento importante di tantissimi suoi concittadini fin da prima di entrare in politica.
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nImpiegato e poi direttore dell’ufficio di Collocamento, che aveva sede a San Leonardo, cercava di dare tutte le opportunità possibili a chi aveva bisogno di lavorare e un piccolo aneddoto la dice lunga sulla sua popolarità e disponibilità: “Mentre era all’Ufficio di Collocamento, in quel momento con un Ispettore Regionale, arriva un bimbetto di quelli che vivono più per strada che a casa e rivolgendosi a lui chiede: “Giovà, me’ matri voli sapiri si ‘rrivàu ‘a disoccupazioni…” alla sua risposta positiva il bimbetto lo saluta con un “ciao” e se ne va … l’Ispettore, stupito, gli chiede come mai un bambino gli desse del “tu” e lui sorridendo risponde che a Pantelleria tutti gli danno del tu … e che gli fa molto piacere così ….”
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nLa gente lo stimava così tanto che l’accoglieva affettuosamente nella propria abitazione e desiderava che in qualche modo ne facesse parte … Non è possibile, infatti, contare il numero dei figliocci che, di anno in anno, battezzava o cresimava con gioia e tanta affezione …
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nParlare di Giovanni Accardi Sindaco, è tornare con la mente a un episodio importante quale l’attracco al porto nella primavera del 1980 della prima nave-traghetto, la “Pietro Novelli”, appena uscita dai Cantieri Navali e destinata a Pantelleria, che ha destato in tutti noi il senso di orgoglio e la speranza della crescita nelle opportunità di un futuro economico in evoluzione, che chiedeva maggiore efficienza e nuove strategie.
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nRicordo che quel giorno, incontrandolo, mi parlò delle enormi difficoltà affrontate con forze che volevano portare la nave altrove e della grande emozione provata nel vederla attraccare … “con essa entravano nell’Isola anche la speranza di un’economia più efficiente, con servizi più adeguati anche per le persone…”
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nE’ pensare a un “Sindaco” attento alle piccole cose, alle poche Associazioni che operavano sul territorio in quel periodo, per le quali metteva a disposizione tutto ciò che era possibile, in modo che si potesse svolgere qualsiasi evento riguardante la Comunità. Un Sindaco, pantesco fra i panteschi, che amava la propria Isola e serviva la propria gente, conquistandola con il suo “savoir-faire”, la sua modestia, la sua puntualità, disponibilità ed allegria.
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nA lui va il nostro grazie
nper l’impegno che ha profuso durante i tantissimi anni di lavoro al Collocamento e di attività politica, per ciò che è riuscito a realizzare e per come ha saputo rappresentarci presso tutte le Istituzioni e le Autorità.
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nRosanna Gabriele
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nLa redazione di Pantelleria Internet, oltre che ai figli Mauro e Doris, porge sentite condoglianze anche alla moglie dell’ex sindaco Accardi, Lia.
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nNella foto: Giovanni Accardi, l’ultimo a destra, all’inaugurazione del Pietro Novelli 1980.
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