IN CONTRADA KANIA TELEFONO MUTO DA 9 MESI

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A Pantelleria a essere senza telefono fisso non sono solo le famiglie che abitano ad ovest nella contrade di Scauri Basso, Sciuveki e Sateria, ma anche una ventina di famiglie che vivono in una contrada ad est, Kania.
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nIl problema non riguarda solo Telecom, ma anche l’altro gestore Infostrada.
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nDopo gli articoli pubblicati la scorsa settimana che denunciavano il disagio ad ovest, si sono rivolti al nostro giornale, alcuni cittadini di Kania che hanno il telefono muto addirittura dal 20 maggio 2014, nove mesi.
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n“Siamo senza telefono – dice Marcella Ferrandes, infermiera in pensione –, ma continuano ad arrivarci le bollette come se niente fosse. A me, che ho la bolletta canalizzata con Poste Italiane, fino all’ultimo bimestre hanno prelevato la somma che secondo loro dovrei pagare, malgrado avessi fatto la procedura per bloccare il pagamento”.
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nA nulla sono serviti i continui reclami: l’operatore del call center prende nota del reclamo e poi non succede nulla.
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n“Io
– continua Marcella Ferrandes – ho fatto scrivere anche da un avvocato, ma mi hanno detto che i tempi per la riparazione sono lunghi. Ma quanto lunghi? Sono passati già nove mesi”.
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nIl problema è sempre lo stesso già evidenziato dalla Telecom attraverso il suo ufficio stampa per la zona ad ovest dell’isola.
Un privato si rifiuta di fare entrare nella sua proprietà gli operai della compagnia telefonica e occorre rimodulare tutta la linea. Anche a Kania, come a Sateria i telefonini non prendono. Diventa un rischio, quindi, abitare in queste zone quando c’è bisogno di un soccorso sanitario immediato.
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nEmblematico è quello che è successo a Giovanni Lo Pinto, 86 anni abitante di Kania con il telefono muto ed il telefonino che a casa sua non prende.
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n“Una sera è caduta mia madre – racconta il figlio Franco Lo Pinto – e mio padre si è avventurato fuori casa a cercare aiuto. Purtroppo, anche lui è caduto nella stradina al buio e non riusciva ad alzarsi. Per fortuna che è passato un vicino di casa, l’ha visto e lo ha soccorso. Ha rischiato di passare la notte all’addiaccio con mia madre, che poi avremmo scoperto si era rotta il femore, caduta in casa”.

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