L’incendio è scoppiato ieri poco prima delle 15.00 in località Scauri nella piana compresa tra Via Zighidì e Via San Giuseppe. Un pomeriggio di sole e vento, un mucchio di sterpaglie che qualcuno ha iniziato a bruciare, forti folate di maestrale che soffiano dal mare e in poco tempo la piana si riempie di tanti piccoli focolai. Il forte crepitare delle sterpaglie che bruciano, alimentate dal vento, e l’estesa nuvola di acre fumo che invade ogni cosa richiamano l’attenzione dei residenti. Il primo a dare l’allarme è Pietro Valenza, rapida la sua telefonata al Distaccamento Aeroportuale dei Vigili del Fuoco che però non possono intervenire subito: è in arrivo un aereo e le disposizioni impediscono la loro uscita immediata. Il fuoco avanza, le lingue minacciose sono alimentate dal vento che soffia con insistenza in barba alla normativa europea, il caposquadra Lucio Piero si assume la responsabilità e decide l’intervento con il collega Culoma Giovanni e due Vigili del Fuoco discontinui, Modica Luciano e Franco Marco Aurelio. Giuseppe Maddalena è alla Guida del mezzo antincendio. Quando arrivano a Scauri molti appezzamenti di terreno sono già bruciati, in altri il fuoco ha preso vitalità ma non c’è strada per far arrivare il mezzo vicino al fuoco per poterlo domare. I Vigili si mettono all’opera con le particolari “scope” utili a soffocare le fiamme, da lontano sembrano battitori di pampas. I proprietari delle case vicine, invase dal fumo, controllano in vigile attesa tutte le operazioni, pronti a fornire aiuto se serve e a proteggere le loro dimore. A tratti la piana viene invasa da un fumo denso che tutto copre. Sul posto arriva Riccardo Barraco responsabile del Gruppo Volontari Protezione Civile, è stato chiamato come accade spesso in questi frangenti ma dichiara di non poter intervenire con i mezzi perché ancora in attesa del tagliando assicurativo. L’incendio non si lascia domare, serve acqua sul fuoco e finalmente da Trapani, dal referente della Protezione Civile, Francesco Barbiera, arriva l’autorizzazione per Barraco affinchè metta a disposizioni dei Vigili del Fuoco il mezzo, in sua dotazione, che risulta dotato di una lunga lancia che può gettare l’acqua utile a spegnere l’incendio. Il grosso automezzo dei Vigili è rimasto invece sulla strada, impossibilitato a raggiungere la zona dell’incendio. Dopo circa tre ore sembra essere tornata la calma. La squadra dei Vigili deve rientrare in aeroporto perché è in arrivo l’aero da Palermo.
Verso le 18.30, quando tutto sembrava domato, si riaccendono le fiamme e questa volta le scintille di fuoco sono arrivate a pochi metri dalle case e in un lampo danno vita a fiamme che si alzano minacciose. Risuonano grida di aiuto, richiamo la centrale di Trapani e allerto i Carabinieri della Stazione locale che arrivano tempestivamente sul posto. Da Trapani il responsabile di turno, Francesco Barbiera, autorizza l’azione dei Volontari che questa volta intervengono in prima persona: Riccardo Barraco e Martina Policardo. Aiutano anche gli uomini dell’arma che cercano inutilmente contatti con il Comune che dovrebbe avere a disposizione due mezzi antincendio, chiamano anche l’Azienda Forestale dell’isola che però dichiara di non avere mezzi a disposizione. Gli abitanti del posto operano accanto ai Volontari e dopo due ore il fuoco è definitivamente domato. Ancora una volta ci si è trovati di fronte ad una assenza di coordinamento fra gli organi preposti alla salvaguardia dell’ambiente e alla protezione dei cittadini. Non resta che verificare ora quali siano le procedure corrette e a chi deve essere fatta la segnalazione o la richiesta di intervento.
Giovanna Cornado Ferlucci
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