INSEGUENDO LA FIGLIA DEL VENTO

Download PDF

In occasione del recente Salone Nautico di Genova, la rivista specializzata in vela, tecnica e crociere: “IL GIORNALE DELLA VELA” è uscita con un numero doppio molto ricco di immagini, servizi, reportage e consigli, che certamente quasi tutti i velisti hanno acquistato.
Uno dei reportage, ben evidenziato anche in copertina è “A Pantelleria passando dalle Egadi” all’interno il titolo completo è “Inseguendo la figlia del vento”.
Bene, finalmente un po’ di promozione turistica gratuita che attirerà turisti della vela.
Manco per sogno, qui di seguito riporto testualmente alcuni tratti del reportage:
“Nel porto vecchio l’ormeggio è gratuito. Non c’è corrente elettrica e per l’acqua ci sono alcuni rubinetti che se si è fortunati funzionano per qualche ora”.
“Gli ormeggi a pagamento si trovano nel porto nuovo e sono gestiti dai Cantieri Esposito: ci sono corrente elettrica e acqua, ma il contesto non è certo pittoresco. La banchina è in un cantiere ed è distante dal paese. Telefoniamo ma non risponde nessuno. Dove ormeggiamo? Ci infiliamo in un posto che sembra libero sperando che nessuno protesti. Per € 50 a notte il servizio potrebbe essere migliore”.
E poi ancora: “Fra punta Karace e Cala Gadir gettiamo l’ancora in 15 metri d’acqua. Il posto è splendido ma la poesia dura poco, arriva una motovedetta della Capitaneria di Porto. Sostengono che la barca è a 70 metri dalla scogliera invece dei 100 metri previsti da quest’anno. Protestiamo perché la profondità del fondale non consente di ancorare più lontano, la costa è scoscesa senza bagnanti e comunque valutare in mare 100 metri non è facile. Sono gentili, ci danno ragione ma sono € 340 di multa.
“Ci spostiamo nella vicina e affollata Cala 5 Denti, dove amaramente constatiamo che almeno due barconi che portano i turisti a fare il giro dell’isola sono ormeggiati a meno di 50 metri dalla scogliera. Possibile che la motovedetta non li abbia visti? Fanno lo stesso giro tutti i giorni! Possibile che non vedano le decine di barche a motore noleggiate in porto, che passano la giornata all’ancora a pochi metri dalle rocce?”.
Direi che quanto descritto si commenta da solo. Quanti turisti della vela che leggeranno questo reportage saranno invogliati a visitare Pantelleria? A mio avviso nessuno.
Angelo De Ritusti

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*