Da tempo la comunità delle due contrade ha in animo di promuovere una iniziativa per arrivare ad una segno tangibile che ricordi il sacerdote attivo a Pantelleria negli anni ’50 e amato da tutti. Ecco la proposta spiegata attraverso una lettera inviata al nostro giornale.
Caro amico e cara amica,
la comunità di Pantelleria, e in particolare le contrade di Scauri e Rekhale, vogliono ricordare la figura di Padre Giovanni Piccirilli che ha rappresentato una singolare presenza storica nella comunità dell’isola, negli anni che vanno dal 1950 al 1959 e poi ancora dal 1983 al 1986. Apparteneva alla Congregazione degli Oblati di Maria Vergine che per circa settanta anni sono stati una “ricchezza” apostolica per la comunità isolana, molte infatti sono le opere che testimoniano l’importante supporto che i Padri hanno saputo dare per la crescita spirituale e sociale della collettività. A quindici anni dalla morte di Padre Piccirilli, la comunità di Scauri e Rekhale vuole ricordare la preziosa opera svolta a Pantelleria da questo sacerdote che ha lasciato un segno indelebile negli animi dei parrocchiani e della comunità tutta, che sempre ha saputo avvicinare con amore paterno e spirito di servizio. In quegli anni la Parrocchia non era solo un luogo di fede e di evangelizzazione ma rappresentava uno dei luoghi più importanti di ritrovo, di comunicazione culturale e di divertimento per tutti. Padre Piccirilli sapeva interagire con tutti e con ciascuno singolarmente, rinsaldando i rapporti fra la gente, promuovendo condivisione e crescita comunitaria. Ha svolto la sua missione nella comunità affrontando difficoltà e sacrifici, infondendo nello stesso tempo fiducia e forza per costruire il futuro; amava raccontare ma soprattutto sapeva ascoltare. Significative sono alcune opere che egli ha fortemente voluto per creare opportunità di incontro e di condivisione. Infatti oltre a provvedere all’abbellimento delle chiese di Scauri e Rekhale ha spronato la comunità per la costruzione dell’Oratorio, del Bar e del Cineteatro di Scauri che ancora oggi rappresentano un importante luogo di crescita culturale e sociale.
La comunità ha provveduto a commissionare, per l’occasione della ricorrenza, un busto in bronzo su base marmorea che verrà collocato nei pressi della Chiesa o dell’Oratorio di Scauri. L’opera sarà realizzata dal maestro d’arte Vincenzo Incammisa di Custonaci, che i panteschi hanno già avuto modo di apprezzare per alcune sue opere presenti nell’isola: il Battistero della Chiesa Matrice, l’ambone delle chiese di Scauri e Rekhale.
Padre Piccirilli è riuscito a costruire molto per la nostra comunità chiedendo la collaborazione di tutti, sollecitava la partecipazione di quanti erano in grado di offrire manodopera per lavori di vario genere, per affrontare le consistenti spese chiedeva “prestiti” che puntualmente restituiva all’arrivo di tempi migliori, organizzava una questua di casa in casa confidando nella generosità degli isolani che mai è venuta a mancare. Ciascuno si sentiva protagonista di quanto si andava costruendo. Nello stesso modo oggi, la comunità chiede un aiuto concreto per realizzare l’opera che è stata programmata per mantenere vivo il suo ricordo. L’appello è rivolto ai panteschi ma anche ai tanti turisti che frequentano l’isola da molti anni e che si sentono ormai adottati da questa nostra isola. Le spese complessive per l’opera in bronzo e per la pubblicazione di un opuscolo commemorativo sono di 5000,00 euro. Si confida nella generosità di molti. Tanti piccoli gesti possono contribuire a realizzare un’opera che, con riconoscenza, faccia memoria di una parte della nostra storia.
Per curare la realizzazione dell’opera si è costituito un comitato a cui è possibile fare riferimento:
Zona Scauri: Antonia Almanza, Immacolata Valenza, Enzo Valenza, Giacomo Gorgone, Salvatore Marina
Zona Rekhale: Rina Costa, Giovanni Bonomo, Giovanni Bonomo
Per versare un contributo utilizzare le seguenti coordinate bancarie specificando la causale “Padre Piccirilli”:
IT94H0200881900000300361763
Banca UNICREDIT
Grazie di cuore
Rina Costa (tel. 0923. 916871)
Antonia Almanza (tel. 0923. 916100)
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