E’ una gran brutta notizia, se saranno confermate le colpe e le relative condanne. Dispiace moltissimo, ma occorre molta prudenza e attenzione a non farsi indurre in errate e colpevoli generalizzazioni e nella certezza che nessuno scriteriato possa avere a rallegrarsene.
L’Arma dei Carabinieri, in pace e in guerra, è una immensa risorsa per la società civile del nostro Paese e questa realtà non può essere inificiata dal fatto che alcuni appartenenti all’Arma possano essersi resi colpevoli di riprovevoli e condannabili comportamenti. Chi avesse sbagliato dovrà pagare.
Come devono pagare coloro che guidano in stato di ubriachezza o droga, costituendo un serio pericolo per se stessi e per gli altri. Come coloro che oppongono resistenza all’attività istituzionale dei tutori dell’ordine, che praticano il culto mafioso dell’omertà, che appiccano gli incendi, che spacciano, che rubano, che delinquono.
Uno o più preti pedofili non possono comportare certo un giudizio generalizzato sugli uomini di chiesa. Istituzione d’ispirazione divina che, pur tra gli errori umani commessi nei secoli, resta salda sin dalla morte del Signore quale cardine per tutti i credenti.
Uno o più ubriaconi o drogati, un primo cittadino condannato, un piromane colto sul fatto, non comportano in nessuna misura il fatto che tutti i panteschi siano delinquenti.
Tutto questo vale anche per i Carabinieri. Quindi sempre rispetto, riguardo, solidarietà, collaborazione e onore all’Arma dei Carabinieri, purgata dagli elementi che si fossero dimostrati indegni di appartenervi.
Tony Alfano
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