Una conferenza sulle trivellazioni off-shore a Ravenna il prossimo Marzo. Penso che non ci sia molto da dire… Ravenna, città d’arte e città marinara per eccellenza, che da decenni ormai, lentamente ma inesorabilmente, sta vedendo sprofondare per la subsidenza i suoi tesori centenari, si presenterà nel prossimo mese di Marzo come città regina delle trivellazioni off-shore, ospitando la più importante conferenza sulle attività estrattive off-shore nel Mediterraneo. Finalità della conferenza "Charting a course in a changing sea", individuare cioè "la rotta da seguire in un mare che sta cambiando", come recita appunto lo slogan ufficiale della 11° Conferenza sull’Offshore Mediterraneo. Questo il link alla pagina web sulla conferenza: http://www.omc.it/2013/home.php?Lang=en&mItem=1&Item=home&Menu=1 .
Che bello, verrebbe da dire, finalmente ci si preoccupa del mare e del Mediterraneo in particolare, e dei cambiamenti in atto e delle minacce sempre più numerose su di esso incombenti, e non solo per le attività estrattive… Ma sbaglieremmo di grosso! Tutte balle !!! Date un’occhiata agli sponsor che patrocinano questa edizione della OMC e capirete. Ci sono Shell, Total, Eni, Saipem, Edison, etc., etc. In pratica tutte le società del settore che purtroppo di tanti danni ambientali sui territori in-shore e off-shore, e non solo nazionali, sono responsabili, e i cui esponenti si presume saranno per l’occasione tutti presenti a Ravenna, accolti presumo dal nostro Ministero per lo Sviluppo Economico, se non addirittura dal capo del nostro Governo "Tecnico". E qualcosa da notare in proposito, se diamo un’occhiata al programma di eventi collaterali già delineato per la conferenza, la troviamo.
Il 21 marzo ad esempio è in programma un "Gala Concert" serale presso la Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Chissà se in quell’occasione, o nei vari tours guidati previsti in quei giorni per gli illustri ospiti della manifestazione, verranno mostrati loro gli effetti della "subsidenza" sui tanti monumenti ravennati, con i mosaici bizantini ricoperti da un metro d’acqua in cui sguazzano pesci rossi sbiancati dall’assenza di luce… Certamente gli ospiti ne saranno interessati, considerata la possibile incidenza del loro impegno professionale su tali effetti, indubbiamente spettacolari e di indubbio richiamo turistico… Se poi avranno qualche dubbio su quale possa essere la causa di quella subsidenza, basterà far loro omaggio della pubblicazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Emilia Romagna sull’argomento, disponibile anche on line al link http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/suolo/convegno_subsidenza/preti_ruggeri.pdf … e vivremo tutti felici e contenti.
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