”PANTELLERIA MI RENDE DIPENDENTE DALLA POESIA”

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Fausto Desideri, romano, laureato e psicologo del lavoro manager, vanta prestigiosi incarichi ricoperti sia a livello aziendale che istituzionale nella vita operativa, mentre nella vita artistica ricopre la carica di vice presidente dell’Accademia G.G. Belli di Roma, autore di 1800 poesie, molte delle quali già pubblicate in sette volumi, e di testi di varie canzoni.
Proprietario insieme alla moglie Gianna di dammusi in contrada Nikà, da molti anni frequenta Pantelleria.
Avevamo già raccolto una sua brevissima intervista, a novembre dello scorso anno, in un articolo dedicato al mezzosoprano e compositrice Teresa Nicoletti, la quale in occasione di un concerto negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, aveva cantato in prima esecuzione mondiale la romanza "Pantelleria, la figlia del vento", una sua composizione originale, che riscosse all’Emirates Palace uno straordinario successo.
Lo intervistiamo in esclusiva per Pantelleria Internet.

Manager e poeta, un dualismo senza dubbio singolare, due "figure" senza apparenti punti di contatto. Si racconti.

Sono nato a Roma troppi anni fa "ndo ancora campo".
Tutta la mia vita dipende dalla mia doppia personalità (sono un vero Gemelli) : una mi porta all’operatività, l’altra al sogno. Sono passato, nella vita professionale, da direttore del personale di un azienda multinazionale dell’informatica ad amministratore delegato di una azienda siciliana di riscossione tributi. In questi ambiti ho più volte coniugato i due aspetti della personalità inventando nuovi business e facendo start up di imprese, quindi ho dato sfogo sempre ad inventiva ed operatività. A livello artistico ho una droga dalla quale sono dipendente totalmente, fino ad isolarmi in un mondo virtuale: si chiama Poesia. Pantelleria ha contribuito e contribuisce ad acuire questa dipendenza.

Lei è l’autore del testo della romanza "Pantelleria, la figlia del vento", un inno alle bellezze dell’isola, musicato da Teresa Nicoletti. Com’è nata l’idea?

Qualche tempo fa, seduto davanti l’infinito di Nikà, stavo scrivendo una poesia su Pantelleria e venne a trovarmi un mio fraterno amico con sua moglie, che poi scoprii essere un’affermata compositrice e cantante lirica, le feci leggere quest’ultima composizione e lei rimase colpita dalle parole del testo e mi propose di mettere a punto un inno per l’isola che amavo così tanto. Da lì iniziò una collaborazione che è sfociata con questo successo nel mondo, ma così difficile da far apprezzare a Pantelleria…

Ha scritto altre poesie su Pantelleria?

Sì, girando per terra, volando nel cielo, nuotando nel mare, ardendo nel suo fuoco, ho scritto circa cento poesie su Pantelleria, tanto che ne sta uscendo una raccolta intitolata: “L’isola in fondo al sogno”, con poesie in romanesco (la mia origine) ed italiano. Una raccolta già visionata da circa cento amanti di Pantelleria, in anteprima stampa, che mi hanno esortato a completare il lavoro, perché quanto scritto era molto vicino alle loro anime. Ciò mi ha stimolato nel proseguire perché, per merito anche loro, quelle cose scritte erano diventate poesie. Infatti una poesia per essere tale ha bisogno di due componenti: uno che la scrive ed uno che la legge. Il mio sogno è stamparle per donarle anche a tutti gli ospiti che verranno sulla nostra isola, o per singola poesia od il volume completo (magari con la sponsorizzazione delle varie attività commerciali che operano sul territorio: sarebbe una buona azione di marketing). Manca nel volume tutta una serie di foto artistiche dell’isola, se qualche artista fotografo vuole collaborare può contattarmi a desiderifausto@gmail.com.
Naturalmente questo è un mio dono all’isola che mi ha donato una seconda anima, all’isola dove è approdato il mio cuore.

L’anteprima stampa è a disposizione di chi lo desidera e sarò felice di inviarla a chi mi manda la sua email.

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