E’ stata proprio la “figlia del vento” ad incappare in una giornata di pioggia.
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nE’ accaduto a Milano, nella giornata inaugurale di Expo 2015, contrassegnata da Pantelleria in onore del recente riconoscimento del suo vigneto ad alberello come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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nDopo un esordio con una cerimonia … “interministeriale” nel vicino Palazzo Italia, nel pur perfettibile padiglione del Cluster Bio-Mediterraneo – quasi coperto da un avveniristico tetto a pannelli en plein air – il via è stato dato dall’avv. Nino Caleca (Assessore Regionale all’Agricoltura), dal sindaco Salvatore Gino Gabriele e dal dott. Dario Cartabellotta (responsabile unico del Cluster). L’organizzazione ottimale della prima giornata – che da tempo veniva appassionatamente curata da un affiatato drappello di innamorati (a vario titolo) dell’isola, sia istituzionali che di autentico volontariato – ne è risultata parzialmente sacrificata proprio dalle avverse condizioni del cielo milanese.
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nGrazie ad una magnifica inversione meteorologica, i giorni successivi hanno già segnato il riscatto di Pantelleria nell’ambito della rassegna milanese. Dalla tarda mattinata e fino al calar del sole, a tamburo battente sono andati in scena ottimi eventi che – insieme alla preziosa opera scultorea di Michele Cossyro – tutti hanno regalato agli ospiti l’immagine migliore di Pantelleria e delle sue produzioni di eccellenza.
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nDai cooking show – condotti da due chef insostituibili: un eroico Peppe Giuffrè, in tandem con un pimpante Natale Giunta e coadiuvati dal famoso pasticcere Fiasconaro di Castelbuono e dal panificatore Franco Vescera – ai talk show, che hanno visto i ripetuti e vibranti interventi dell’avv. Diego Maggio (consigliere delegato del Consorzio di Tutela dei Vini Doc dell’Isola, dal quale anni fa venne lanciata l’idea del Patrimonio UNESCO per i vigneti panteschi a rischio di estinzione), si è riusciti a calamitare l’attenzione di centinaia di visitatori, attratti dai racconti e dai sapori di una terra che, nell’immaginario collettivo, ha confermato la sua valenza di mito.
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nDallo zibibbo al cappero, dal passito ai dolci, dai grani antichi al macco, dall’olio di olive biancolilla alle mandorle, al miele, alla cannella, all’origano, alla ricotta, alle acciughe, ai bacetti, al trionfo della cassata: questa la rappresentazione non stop cui hanno dato vita, senza copione, protagonisti che hanno interagito con gli spettatori, dai fornelli ai microfoni.
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nDecisiva per la riuscita del trittico di giornate iniziali, la presenza operativa dell’azienda vinicola leader dell’isola e del Consorzio, la “Pellegrino” : che, con i suoi entusiasti titolari Benedetto Renda e Caterina Tumbarello, nonché con il suo instancabile direttore commerciale Emilio Ridolfi, ha reso possibile la serie degli avvenimenti, arricchendoli con personaggi (Chiara Maci di La7, Andrea Gabbrielli di Gambero Rosso, Aurora Cacciari, famosa docente AIS), filmati pregevoli proiettati sul megaschermo (di 20 metri quadrati) e soprattutto con i suoi prestigiosi prodotti panteschi a d.o.c. (l’innovativo Gibelè, l’affascinante Zukuà e lo straordinario Nes, oltre ai suoi rinomati liquorosi).
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n Va dato atto che hanno avuto ragione l’abnegazione dell’infaticabile primo cittadino Salvatore Gino Gabriele e la dedizione palesata dal Responsabile del Cluster, Dario Cartabellotta, nonché il puntiglio istituzionale messo in campo dall’assessore regionale Nino Caleca (di origini pantesche) coadiuvato dal commissario dell’Irvos, Nino Di Giacomo: grazie ad essi, Pantelleria – un’isola/continente che ha stavolta dimostrato come (invece che i soliti isolazionismi di cui ci accredita una certa stampa antimeridionalista) sia stato virtuosamente privilegiato il gioco di squadra fra la Regione, il Comune e il Consorzio di Tutela – ha comunque recitato un ruolo da protagonista ed ancora otterrà sicuramente un considerevole recupero di visibilità e di importanza nei prossimi mesi di Expo.
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nNella foto: Diego Maggio, Benedetto Renda, Andrea Gabbrielli, il sindaco Gabriele, Dario Cartabellotta.
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nE’ accaduto a Milano, nella giornata inaugurale di Expo 2015, contrassegnata da Pantelleria in onore del recente riconoscimento del suo vigneto ad alberello come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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nDopo un esordio con una cerimonia … “interministeriale” nel vicino Palazzo Italia, nel pur perfettibile padiglione del Cluster Bio-Mediterraneo – quasi coperto da un avveniristico tetto a pannelli en plein air – il via è stato dato dall’avv. Nino Caleca (Assessore Regionale all’Agricoltura), dal sindaco Salvatore Gino Gabriele e dal dott. Dario Cartabellotta (responsabile unico del Cluster). L’organizzazione ottimale della prima giornata – che da tempo veniva appassionatamente curata da un affiatato drappello di innamorati (a vario titolo) dell’isola, sia istituzionali che di autentico volontariato – ne è risultata parzialmente sacrificata proprio dalle avverse condizioni del cielo milanese.
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nGrazie ad una magnifica inversione meteorologica, i giorni successivi hanno già segnato il riscatto di Pantelleria nell’ambito della rassegna milanese. Dalla tarda mattinata e fino al calar del sole, a tamburo battente sono andati in scena ottimi eventi che – insieme alla preziosa opera scultorea di Michele Cossyro – tutti hanno regalato agli ospiti l’immagine migliore di Pantelleria e delle sue produzioni di eccellenza.
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nDai cooking show – condotti da due chef insostituibili: un eroico Peppe Giuffrè, in tandem con un pimpante Natale Giunta e coadiuvati dal famoso pasticcere Fiasconaro di Castelbuono e dal panificatore Franco Vescera – ai talk show, che hanno visto i ripetuti e vibranti interventi dell’avv. Diego Maggio (consigliere delegato del Consorzio di Tutela dei Vini Doc dell’Isola, dal quale anni fa venne lanciata l’idea del Patrimonio UNESCO per i vigneti panteschi a rischio di estinzione), si è riusciti a calamitare l’attenzione di centinaia di visitatori, attratti dai racconti e dai sapori di una terra che, nell’immaginario collettivo, ha confermato la sua valenza di mito.
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nDallo zibibbo al cappero, dal passito ai dolci, dai grani antichi al macco, dall’olio di olive biancolilla alle mandorle, al miele, alla cannella, all’origano, alla ricotta, alle acciughe, ai bacetti, al trionfo della cassata: questa la rappresentazione non stop cui hanno dato vita, senza copione, protagonisti che hanno interagito con gli spettatori, dai fornelli ai microfoni.
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nDecisiva per la riuscita del trittico di giornate iniziali, la presenza operativa dell’azienda vinicola leader dell’isola e del Consorzio, la “Pellegrino” : che, con i suoi entusiasti titolari Benedetto Renda e Caterina Tumbarello, nonché con il suo instancabile direttore commerciale Emilio Ridolfi, ha reso possibile la serie degli avvenimenti, arricchendoli con personaggi (Chiara Maci di La7, Andrea Gabbrielli di Gambero Rosso, Aurora Cacciari, famosa docente AIS), filmati pregevoli proiettati sul megaschermo (di 20 metri quadrati) e soprattutto con i suoi prestigiosi prodotti panteschi a d.o.c. (l’innovativo Gibelè, l’affascinante Zukuà e lo straordinario Nes, oltre ai suoi rinomati liquorosi).
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n Va dato atto che hanno avuto ragione l’abnegazione dell’infaticabile primo cittadino Salvatore Gino Gabriele e la dedizione palesata dal Responsabile del Cluster, Dario Cartabellotta, nonché il puntiglio istituzionale messo in campo dall’assessore regionale Nino Caleca (di origini pantesche) coadiuvato dal commissario dell’Irvos, Nino Di Giacomo: grazie ad essi, Pantelleria – un’isola/continente che ha stavolta dimostrato come (invece che i soliti isolazionismi di cui ci accredita una certa stampa antimeridionalista) sia stato virtuosamente privilegiato il gioco di squadra fra la Regione, il Comune e il Consorzio di Tutela – ha comunque recitato un ruolo da protagonista ed ancora otterrà sicuramente un considerevole recupero di visibilità e di importanza nei prossimi mesi di Expo.
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nNella foto: Diego Maggio, Benedetto Renda, Andrea Gabbrielli, il sindaco Gabriele, Dario Cartabellotta.
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