PARTE UN COLPO DA UN FUCILE, MUORE UN BAMBINO DI 5 ANNI

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Un bambino è morto a Pantelleria colpito al volto da un colpo partito da un fucile che il padre custodiva in un armadio. Manuel Belvisi, così si chiamava il bambino, aveva cinque anni e oggi non era andato a scuola perché di sabato la scuola materna di Scauri, la contrada dove abitava, è chiusa.

Sono da poco passate le undici del mattino quando il padre ritornando dalla caccia stava deponendo il fucile in un armadio. Il bambino gli è corso dietro contento. Chissà per quale recondito motivo, forse il destino, in quel momento il padre ha preso in mano un altro vecchio fucile che era custodito nello stesso armadio. In canna però c’era un colpo dimenticato. Non si sa come (la dinamica è al vaglio dei carabinieri) il colpo è partito e ha colpito in pieno volto Manuel. La scena che si è presentata al padre, Francesco Belvisi, 41 anni, dipendente della locale centrale elettrica,è stata terribile. La madre Gilda Consolo, casalinga di 34 anni, che in quel momento non si trovava in casa, è giunta subito dopo. “Ho sentito urlare da dietro il cinema parrocchiale – racconta una signora -. Il padre diceva: mi è morto il figlio è stata una disgrazia”. Qualcuno ha chiamato l’ambulanza, ne sono arrivate due in Via Belvedere, dove è accaduto il fatto, a due passi dalla centralissima Piazza San Gaetano dove sorge la chiesa. Medici ed infermieri non hanno potuto fare nulla, il bambino era morto sul colpo. Non è rimasto altro che coprire il corpicino con un lenzuolo. Sono arrivati i carabinieri che hanno subito iniziato le indagini per stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Straziante il dolore dei genitori, composto quello dei vicini e di tutta la Contrada dove la notizia si è sparsa in un baleno. C’è nel volto di tutti la tristezza per quanto accaduto, rispetto per il dolore dei genitori. “A scuola era bravissimo – racconta la coordinatrice di un progetto didattico -. Ho avuto modo di conoscerlo, era stupendo, uno dei più intelligenti”. Brava gente di borgata i genitori che ora non sanno darsi pace, soprattutto il padre, per quel fucile dimenticato con il colpo in canna nell’armadio. I carabinieri hanno avvertito il magistrato presso la procura di Marsala ed il medico legale. Sicuramente sarà disposta l’autopsia. Il corpo, nel pomeriggio, è stato trasportato nel cimitero di Kamma nell’attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Nella casa dei genitori sono poi cominciati ad arrivare gli amici di Franco e Gilda da ogni parte dell’isola. Tutte coppie giovani, che avevano conosciuto Manuel. Nessuno ha voglia di parlare, il loro silenzio è significativo più di ogni altra parola. E’ il secondo incidente che accade a Pantelleria nel giro di pochi giorni. Giovedì un uomo di 59 anni era finito in mare per una errata manovra al porto nuovo dove si era recato a bordo della sua Panda a dare un’occhiata alla barca che era ormeggiata al molo. La macchina nel finire in acqua si era capovolta e a niente erano serviti i disperati tentativi dell’uomo di uscire dall’abitacolo. Con la forza della disperazione ava anche divelto il vetro del parabrezza anteriore, ma non ce l’aveva fatto a risalire ed era morto annegato.

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La tragedia che ha colpito la famiglia di Francesco Belvisi è immane. A lui, alla moglie e alla sorellina porgiamo le più sentite condoglianze da parte di tutto lo staff di Pantelleria Internet e pensiamo di poter accomunare tutti i lettori che sicuramente vorranno unirsi nel dolore.

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