QUATTRO DEPUTATI REGIONALI A SOSTEGNO DEL M5S

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Quattro deputati regionali del Movimento 5 Stelle sono arrivati a Pantelleria a sostegno della campagna elettorale in favore del loro candidato sindaco Massimo Bonì e della loro lista. Hanno accettato gentilmente di essere intervistati da Pantelleria Internet.
 
Giannina Ciancio (Commissione Cultura, Formazione, Lavoro)

Avrà avuto modo di sapere dai rappresentanti del Movimento 5 stelle che sull’isola ci sono dei monumenti archeologici importanti. Che cosa può fare lei nella sua commissione per valorizzare questo patrimonio archeologico dell’isola?

Tutta la Sicilia vive di questa contraddizione di avere un patrimonio artistico e culturale immenso e poco valorizzato. Per valorizzarlo occorrono prima di tutto persone competenti che sappiano spiegare ai visitatori la storia e le tradizioni del luogo ed i siti archeologici presenti. Quindi bisognerebbe prima formare queste persone. L’Assessore Nelli Scilabra ha presentato un nuovo piano giovani che è incentrato sul turismo, sul creare nuovi centri di formazione per quanto riguarda il patrimonio artistico delle varie realtà locali. Questa secondo me è la prima cosa che va fatta. Ovviamente bisogna anche creare le infrastrutture perché un turista deve poter accedere ai beni archeologici e per fare ciò non servono milioni, serve una buona amministrazione, serve soprattutto la volontà di farlo, serva una cartellonistica, servono delle politiche programmatiche per il turismo che coinvolgono tantissimi settori, dai trasporti alla formazione, all’istruzione per i ragazzi, ai servizi per il territorio. La realtà di Pantelleria come di altre zone finora ha mancato di programmazione non si sa se per volontà o incapacità dell’amministrazione. Stiamo cercando di mettere ordine perché il turismo a Pantelleria come in tutta la Sicilia potrebbe essere il primo fattore di sviluppo.

A questo proposito, c’è la proposta di abolizione del parco archeologico di Pantelleria. Lei si opporrà a questa proposta?

Abbiamo già avuto delle audizioni in Commissione sui parchi archeologici. Abbiamo fatto una risoluzione per impegnare il governo a mantenere i parchi archeologici e ad eventualmente riorganizzare completamente l’amministrazione. Il governo ha continuato per la sua strada, ovvero ha ridimensionato i parchi archeologici. Ad una interpellanza non ci è ancora giunta risposta, quindi aspettiamo di sapere, fermo restando che il nostro indirizzo è quello di mantenere le realtà virtuose sul territorio.

Valentina Palmeri (Commissione Ambiente e Territorio).

Approvvigionamento energetico nell’isola di Pantelleria in rapporto alla tutela del paesaggio e dell’ecosostenibilità. Come si sta muovendo la Regione e la Commissione Ambiente e Territorio di cui fa parte?

Si può intervenire in varie direzioni. Se si parte considerando il problema energia ovviamente si deve tutelare il territorio quindi puntare ad uno sviluppo energetico del territorio ma senza puntare sui mega impianti ma su tutti quei sistemi che puntano ad una autonomia dei cittadini. Noi stiamo prevedendo dei disegni di legge oltre che per la Sicilia anche per le isole minori che propongono un’energia diffusa che non impatta sul territorio. Ovviamente non sono cose che si ottengono dall’oggi al domani ma bisogna cominciare a pensare ad un paesaggio che non è appesantito, inquinato dai combustibili fossili e pensare ad un paesaggio costituito da questi impianti che non si notano molto. Ad esempio ci sono delle nuove tecnologie con dei sistemi di accumulo ad idrogeno, c’è il microeolico, ci sono tanti studi sul geotermico da approfondire e da valutare. Si parla di un modello distribuito dell’energia che va verso un modello di terza rivoluzione industriale e non va verso il modello dei mega impianti, delle multinazionali, ma va verso il modello della tutela dell’ambiente e dello sviluppo delle energie rinnovabili: vento, sole, energia geotermica. Stiamo lavorando anche sulla sburocratizzazione. Basti pensare che in Sicilia per allacciare gli impianti alternativi ad una rete elettrica servono circa 130 pratiche e passano circa due anni di tempo. Quindi bisogna anche lavorare in questa direzione. Poi nell’isola ci sono tutta una serie di vincoli che si vanno a ingarbugliare fra di loro. Quindi bisogna mettere ordine, mettere in armonia tutti questi vincoli che sono necessari ma si devono armonizzare fra loro e con le esigenze delle attività produttive e di sviluppo.

Matteo Mangiacavallo (Commessione Attività Produttive)

E’ chiaro che per rilanciare Pantelleria occorre rilanciare l’agricoltura. Come la regione può venire incontro all’agricoltura eroica delle isole minori?

Noi del movimento 5 stelle privilegiamo l’agricoltura a chilometro zero. Sicuramente gli incentivi vanno trovate nelle specifiche del territorio di Pantelleria. Abbiamo sentito che uno dei problemi dell’agricoltura di Pantelleria è quello dei conigli selvatici che vanno a rovinare i raccolti. Se già un’agricoltura impoverita come quella dell’isola che consente di tirare a campare a diverse famiglie dell’isola viene danneggiata da un fattore esterno, bisogna trovare come limitarlo. La regione deve interessarsi anche di questa problematica. A tal proposito io ho sentito poco fa l’assessore Cartabellotta ed un suo collaboratore che mi hanno assicurato che verrà emanato quanto prima un decreto che vada nella direzione della cattura di questi animali che devastano le colture di Pantelleria. Per quanto riguarda le altre attività relative all’agricoltura stiamo vedendo come sia possibile bypassare quelle che sono le normative europee che ci impongono di tenere determinati regimi mentre con alcune deroghe si potrebbe fare qualcosa in più.

Francesco Cappello (Commissione Affari Istituzionali)

Avete abolito le provincie e sta andando avanti questa riforma. Le isole minori da questo cambiamento avranno dei vantaggi o degli svantaggi?

Io penso che avranno dei vantaggi. Ovviamente dipenderà dai lavori della commissione che a partire dalla fine di queste amministrative ci vedranno impegnati in una riforma generale degli enti locali della Sicilia. Il vantaggio è a 360 gradi e riguarda tutto il territorio siciliano perché questi stipendifici che erano le provincie non essendoci più determineranno una spesa inferiore e quando entreranno a regime con i liberi consorzi di comuni, i comuni potranno gestire direttamente i servizi consorziandosi tra di loro.
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Caro Direttore,
nel mio piccolo ho realizzato un brevissimo video in cui spiego le ragioni per cui credo nella candidatura di Massimo Bonì. Questo é il link
http://youtu.be/TaTcp9x_ht8  
Ti sarei grato se potessi pubblicarlo. Grazie
Vittorio Fiasconaro

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