”UNA PARTITA PER IL MIO POPOLO, NELLA QUALE CREDO FERMAMENTE”

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Leonardo Giglio è l’unico candidato pantesco alle elezioni regionali del prossimo 28 ottobre. Avvocato, 36 anni, sposato, nativo della contrada Scauri, è stato Presidente del consiglio dal 2005 al 2010. Nelle elezioni del 2005 era stato eletto in Comune nella lista “Progetto Pantelleria” con 208 voti di preferenza. E’ candidato nella lista Fava.

Perché ti sei candidato a queste elezioni regionali?

La candidatura nasce dal forte sentimento e legame che mi porta a vivere i problemi dei panteschi e dalla forte carica empatica che ho sempre avuto per coloro che appartengono alle fasce deboli e non hanno rappresentanza e noi siamo un popolo senza rappresentanza politica. Un altro motivo è il voler rompere con questa politica del malaffare, della corruzione che anche nel nostro piccolo micro cosmo ha avuto delle situazioni patologiche, che si sono ripetute ed i cui interpreti non sono soltanto i soggetti individuati dalla magistratura, ma anche coloro che nel tempo gli hanno dato il sostegno, che hanno costituito il presupposto perché si verificassero questi fatti gravi, infanganti per la nostra comunità.

Perché la candidatura nella lista Fava?


Perché è un partito che conserva ancora una forte identità sociale e riconosce un ruolo alla categoria degli intellettuali. Non è un partito mercificato dalla politica omologata, che si fonda sui consensi dei sondaggi d’opinione. E’ un partito che ha voluto investire sulle periferie, sulle isole della Sicilia e che ha avuto la sensibilità di trovare nella mia persona un degno rappresentante per concorrere nel nome delle isole minori.

Quante possibilità reputi di avere per essere eletto? Quanti voti servono?


Io non ho fatto queste valutazioni, io ho fatto una partita per il mio popolo, una partita nella quale credo fermamente. Sono convinto che se Pantelleria raccoglierà il messaggio di un voto libero, senza chiedere il permesso a nessuno e perché ci crede, questa è l’occasione che potrebbe cambiare la storia dell’isola. Per quanto riguarda il numero dei voti in questo piccolo partito sarebbero sufficienti 2500 voti per ottenere un risultato. E’ un partito che ha avuto un forte movimento d’opinione in tutta la Sicilia, ha sollevato le coscienze civiche a Palermo, a Catania e che anche qui nel lembo estremo della Sicilia può trovare un suo rappresentante.

Cosa pensi di poter fare per Pantelleria se vieni eletto?


Sicuramente sarei una voce all’interno dell’Assemblea regionale che ha uno statuto speciale che assegna ampi poteri ed un primato legislativo su una serie di materie che vanno dai trasporti all’agricoltura, al turismo ed offre una serie di opportunità che i nostri amministratori succedutisi nel tempo ed in particolar modo nell’ultimo ventennio, non hanno saputo cogliere. La regione Sicilia è un parlamento ed ha fra i suoi compiti quello di legiferare, programmare e scrivere i progetti ed i percorsi di tutte le realtà isolane. Io sicuramente porrei l’attenzione sul tema dei trasporti. Senza un piano regionale dei trasporti e della mobilità non potremo mai avere una certezza nel soddisfacimento dei nostri diritti. Noi siamo parte debole di questo sistema e lo stiamo verificando anche in questi giorni. Abbiamo avuto un esempio anche recentemente in occasione di questa ultima vendemmia a seguito della decisione della regione di tagliare una delle navi che consentiva il collegamento con l’isola ed il trasporto delle merci e dei generi di primaria necessità. I trasporti sono uno dei temi principali dello sviluppo insieme alle infrastrutture. I trasporti si agganciano all’esigenza di un porto fruibile. Poi ci sono tanti altri temi importanti, l’agricoltura, la sanità. Ho apprezzato molto i miei concittadini quando si sono sollevati in un movimento di protesta contro il sistema di tagli alla sanità che era stato avviato come se si trattava di un prodotto e non di un diritto inderogabile. La sanità a Pantelleria merita un’attenzione specifica, sia a livello regionale che nazionale.

Che ne pensi della politica locale? Si è dimesso il sindaco Di Marzo, ma mi sembra che tutto il resto sia rimasto.


Questa è una domanda imbarazzante. Mi imbarazza parlarne perché in questi giorni ho visto coloro che sono la causa di questo malessere e di questa perdita di dignità mettersi in moto e trovare delle false giustificazioni ai loro fallimenti. Quindi come meravigliarsi di questo tentativo di far apparire questa iniziativa sotto un segno di par condicio? E’ un’iniziativa costruita a tavolino per quella arroganza che ha caratterizzato il potere, quel potere che non sa mai mettersi in discussione, quel potere che non sa fare autocritica, quel potere che usa i cittadini come pedine per soddisfare questa sete di potere fine a se stesso. Io sono stato per cinque anni Presidente del consiglio comunale e sono orgoglioso di avere vissuto quella esperienza con distacco e di essermi tirato fuori dalla partita alla fine del mio mandato senza essere fagocitato, senza essere preso da questa forma di droga che è la politica vissuta solo come fine a se stessa, la politica per il potere e non per il bene collettivo o per il perseguimento degli interessi della cittadinanza. Io Pantelleria la vedo male se dovesse andare avanti questo movimento di protesta del non voto, dell’astensionismo, del votare le solite facce o del sentire il suggerimento di coloro che hanno contribuito a buttarci il fango addosso ed a renderci di nuovo soggetto ancor più debole di quanto lo eravamo in passato.
Salvatore Gabriele

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COMUNICAZIONI

Il candidato Leonardo Giglio comunica che venerdì 21 ottobre alle ore 21,00 presso l’albergo Yacht Marina di Via Borgo Italia intratterrà i cittadini sui prblemi scottanti di Pantelleria mai risolti.

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