Egregio Direttore,
prendo spunto dalla lettera inviatale dal Sig. Giuseppe Ferreri del 28/7 che ho trovato molto stimolante, per scriverle quanto segue. Sulle vette del Karakorum e dell’Himalaya si possono rintracciare (é provato scientificamente) rispettivamente gli scarichi emessi in atmosfera dalle industrie occidentali e da quelle asiatiche. Inoltre i cambiamenti climatici prodotti dai paesi industrializzati stanno impoverendo vaste aree dell’Africa, portando desertificazione, scomparsa dell’acqua e quindi grandi movimenti migratori di popolazioni alla ricerca di condizioni di vita migliori. Come se non bastasse le flotte dei pescherecci oceanici dei paesi ricchi fanno man bassa del pesce che vive nei mari dei paesi poveri. Alcuni studiosi sostengono poi che la fame nel mondo sia dovuta alle eccedenze agroalimentari, perché tutti i mercati vengono invasi dai prodotti della globalizzazione che distrugge l’economia locale dei contadini e quindi la sovranità alimentare dei popoli. Certo guardando le cose con questa ottica, i migranti sarebbero visti in altro modo. Se poi la smettessimo di raccontare bugie, continuando solo e sempre a ripetere che scappano da paesi in guerra come se non si sapesse quanto spesso gli interessi di molte multinazionali contano nel favorire lo scoppio delle suddette guerre.
Ma quello che vorrei suscitasse motivo di riflessione é l’intima connessione tra ogni essere umano, dove ogni azione di un uomo può suscitare reazioni apparentemente impensabili, come recita "il batter d’ali di una farfalla in Brasile, può provocare un tornado in Texas".
Da questo generale vorrei scendere nel particolare, avendo avuto la fortuna di parlare con dei panteschi che hanno definito l’atteggiamento di alcuni turisti simile a quello dei "conquistadores", per cui nessun problema a buttare mozziconi di sigarette, lattine di alluminio, bottiglie di vetro o di plastica sia in mare dalle barche, sia a terra dai finestrini delle auto. Non ultimo, mentre il Comune fa lo sforzo di promuovere la raccolta differenziata con i vari cassonetti, questi turisti scendono dalle loro belle auto con un unico sacco nero in cui c’é dentro di tutto. Sono gli stessi turisti che dicono di "amare" Pantelleria? Ricordiamoci che anche i casi di femminicidio sono compiuti da uomini che dicono di "amare" le loro donne. La Terra ci é stata data per essere custodita e preservata, non per essere posseduta o violentata.
Cordiali saluti
Enrico Virtuani
Lascia un commento