Teresa Nicoletti, mezzosoprano e compositrice di fama internazionale, ha trascorso alcuni giorni in vacanza a Pantelleria, ospite presso il dammuso, in località Penna, della farmacista Giovanna Pensabene e del marito Paolo Corso, avvocato. Avevamo già scritto di lei, mesi fa, in occasione di un suo concerto negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, dove cantò in prima assoluta mondiale la romanza “Pantelleria, la figlia del vento”, una sua composizione originale, su testo del poeta Fausto Desideri. Un inno alle bellezze dell’isola. All’Emirates Palace fu uno straordinario successo.
Ecco l’intervista rilasciata in esclusiva a Pantelleria Internet.
Com’è nata la musica della romanza “Pantelleria, la figlia del vento”?
Da tre anni consecutivi ormai trascorro il Ferragosto a Pantelleria, ospite dei miei amici palermitani Giovanna e Paolo, nel loro splendido dammuso sul mare. E’ stato proprio qui che ho conosciuto il dottor Fausto Desideri, sociologo, psicologo e manager romano, ma anche poeta. Una notte d’agosto, nel suo dammuso a Nicà, davanti ad un mare infinito scrisse una bellissima poesia sull’isola. Me la lesse, ne sentii subito l’energia e composi la musica. Nacque così “Pantelleria, la figlia del vento”.
Cosa le suscita Pantelleria e cosa ha voluto trasmettere con la sua musica?
Pantelleria è un mare di energia, un transfert di comunicazioni, non solo perché è vulcanica. E quest’energia l’ho avvertita subito, la prima volta che misi piede sull’isola. Le parole della poesia di Desideri esprimevano quella bellezza emozionale. Musicarle è stato per me naturale. Con la musica che compongo riesco ad esprimere le mie emozioni, le mie sensazioni più forti ed è con la musica che ho cercato di trasmettere ciò che Pantelleria suscita prepotentemente nell’animo del visitatore. Si ode la voce del vento che ti sussurra dolcemente e fortemente, si ammira la luce chiarissima dell’aurora che parla di speranze, e poi i rosseggianti tramonti sul mare. Ci si incanta nelle notti d’agosto, quasi perduti, distesi per ore, tra le stelle di un firmamento che ha pochi eguali in quest’angolo del Mediterraneo. La nera roccia, che è vulcano, si percepisce in tutta la sua intensità.
Compositrice ma anche cantante lirica. Lei è reduce da uno straordinario successo riscosso il 28 luglio al XXVI “Festival Organistico” di San Martino delle Scale, a Monreale. Come è stato?
Sono stata invitata dalla direzione artistica di questo prestigioso festival internazionale a cantare nella splendida Basilica Abbaziale di San Martino delle Scale, dove c’è un maestoso organo monumentale. Il programma di brani sacri di G. Bizet, C.Gounod, G.Caccini, G.F Haendel, J.S.Bach e G.Verdi si è concluso con l’aria, da me scritta e composta, “San Bartolomeo”, protettore dell’isola di Ustica, che è stata applauditissima. La Basilica era stracolma, con parte del pubblico che ha seguito il concerto in piedi per quasi due ore.
Si è esibita in tutto il mondo, nei teatri e nelle sale da concerto più importanti, con direttori e registi celebri. Quali ricorda in particolare?
Ho cantato, tra ruoli operistici e concerti, in tutti in continenti del pianeta, dall’Europa all’Africa, dall’America del Nord al Sudamerica, dall’Asia all’Australia. Tra i direttori con i quali ho lavorato cito solo Daniel Oren, Bruno Bartoletti, Stefano Ranzani e Janos Acs, e tra i registi ricordo Gilbert Deflo, Beppe De Tomasi, Cristina Comencini, Emil Boshnakov e Yuri Chayka.
Lei è un mezzosoprano lirico drammatico. Quali sono i ruoli che predilige?
Carmen, Amneris, Azucena, Santuzza sono alcuni dei ruoli che si adattano perfettamente al mio registro vocale e sono soprattutto ruoli che riesco a “vivere” realmente in scena ed a “sentire” in maniera intensa, quasi viscerale.
Nel 2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ha insignita dell’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”. Un prestigioso riconoscimento…
Ho ricevuto durante la mia carriera artistica moltissimi riconoscimenti internazionali, cittadinanze d’onore e prestigiosi premi ma, senza dubbio, quello che mi ha veramente emozionata è stata l’onorificenza concessami dal Capo dello Stato, per essermi resa benemerita nei confronti della Nazione contribuendo, con la mia Arte, a tenere alto il nome dell’Italia nel mondo. Di recente, a Roma, sono stata insignita in Campidoglio del titolo di Accademico Onorario dell’Accademia Nazionale Giuseppe Gioachino Belli e di Ambasciatrice della Romanità.
Prossimi impegni internazionali?
Dopo l’Italia, sono attesa in Qatar, Kuwait, Repubblica Ceca e Giappone.
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Teresa Nicoletti, mezzosoprano lirico drammatico di ampio respiro internazionale, è apprezzata per la bellezza del timbro e la particolarità del colore vocale, per la forza interpretativa e presenza scenica. Il repertorio della cantante, che spazia da Mascagni a Bellini e a Verdi, raccoglie anche alcune romanze dal sapore nettamente siciliano, come ad esempio l’inno ufficiale dell’isola di Ustica, scritto e musicato dalla stessa Nicoletti, e l’inno dedicato alla Perla Nera del Mediterraneo. E’ la prima compositrice ad avere creato un inno ufficiale per un’isola della Repubblica Italiana e per questo è stata insignita del titolo onorifico di Ambasciatrice di Ustica nel mondo.
Giovanna Cornado Ferlucci
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