“Zorro (Giovanni Salerno) era il Re di Gadir negli anni sessanta e settanta, amico personale di Sergio Endrigo, a cui deve il suo nome, aveva aperto a Gadir un suo spazio culinario creativo. Cucinava il pesce da lui pescato, come solo Lui sapeva fare. Un locale rustico con nasse e reti sull’uscio, il primo importante ritrovo di tanti personaggi che avevano scoperto Pantelleria. Poi fu la volta del figlio di Zorro, Michele che poco distante creò un vero ristorante, preferito tra gli altri da Giorgio Armani; Michele era coadiuvato dalla moglie, e l’esclusivo pesce pantesco arrivava vivo in cucina direttamente dal suo peschereccio.”
In questi giorni sono stato a Pantelleria per la molitura delle olive ed ho avuto il piacere di cenare in un nuovo locale dal nome piccante “peperoncino” adiacente la Caserma dei Carabinieri.
Molto luminoso con circa 50 posti a sedere, in cucina non un cuoco, ma ben 3 splendide signore Pantesche con a capo “La figlia di Zorro”. Ho avuto modo di gustare un "kuskus" eccezionale ma anche i paccheri con crostacei e verdure, le casarecce di Rosalba con aglio, pomodori secchi, pinoli, capperi uvetta e pan grattato, le penne con crema di zucchine, guanciale mandorle e cipolle,ed in ultimo spaghetti al dente con botarga, pomodoretti di Pachino aglio e noci.
Ho dedicato tre giorni alla loro cucina deliziandomi solo di primi piatti, il mio preferito le casarecce di Rosalba. Buonissimi anche i tantissimi antipasti di verdure, di pesce, di alghe, e siccome il buongiorno si vede al mattino, mi riservo di dedicare ai secondi altre serate al mio rientro nell’Isola. Buona anche la cantina con pochi vini locali tra i migliori della zona serviti a giusta temperatura dai “nipoti di Zorro”.
Auguri e Buon Lavoro dal Vostro
Magonet
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