Pantelleria ha giocato sabato scorso la prima partita in preparazione dell’Expo 2015, una partita giocata in casa ma trasmessa in “rete” grazie al collegamento streaming con il Padiglione allestito al Castello Sforzesco di Milano.
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nLa giornata grigia e piovosa non ha avuto il sopravvento sui colori e i sapori che hanno riempito la sala del ristorante Alta Marea, affacciata sul porto di Scauri. Le prime battute sono state riservate all’ospite per eccellenza: il passito di Pantelleria.
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nAntonella Lusseri ha intervistato l’enologo D’Aietti, dell’azienda Vinisola e i produttori delle aziende Basile, Gorgone, I Praie e Minardi che hanno sottolineato come la pratica della coltura della vite ad alberello sia presente nel DNA dei contadini panteschi come un’impronta indelebile che va curata e mantenuta nella carta d’identità della nostra agricoltura “eroica” tramandata nei secoli. Si è passati poi alla cucina pantesca con i piatti preparati da Nino Raso ed Erminia Valenza: couscous, insalata pantesca, pesce asciutto, “purpo tutto dintra”, pesce all’agro dolce e verdure di ogni tipo.
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nUna tavolata di colori che hanno entusiasmato gli ospiti milanesi e una intensità di profumi che ha invaso la sala pantesca stuzzicando l’appetito di ospiti ed operatori televisivi. Naturalmente non potevano mancare i pasticciotti e i mustazzoli, pazientemente preparati con l’antica ricetta da Caterina Ferreri, Rosetta De Nunzio e Rosa Casano e i preziosi capperi IGP presentati da Saro Cappadona, della Cooperativa Capperi di Scauri. La diretta streaming è poi continuata presentando altre tipicità del territorio isolano come i panari e le nasse, intrecciate con maestria da Franco Ferrandes e la musica del maestro di fisarmonica Tommaso Gigante.
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nMa per cogliere l’essenza di questa isola meravigliosa non basta compiere un viaggio sensoriale tra colori, profumi, sapori, manualità e musica, è necessario capirne le radici, la storia, l’eco che dall’antica storia è arrivato fino ai giorni nostri. Ecco quindi che con l’archeologa Valeria Silvia e l’ingegnere ambientale Gaspare Inglese viene presentato un excursus tra colate laviche, la lucente e nera ossidiana, i preziosi siti archeologici, le strutture megalitiche, i reperti fenicio/punici e le teste imperiali di epoca romana. Considerato poi che l’Expo 2015 è impostato sul tema del cibo, tradizione e dieta mediterranea è stato funzionale il passaggio che ha portato a parlare dell’antica ceramica pantesca, la Pantelleria Ware, un vasellame utilizzato per la cottura e la conservazione dei cibi, lavorato con una modellazione a mano a tornio lento, nelle fornaci rinvenute nella zona del porto di Scauri. Una ceramica che ebbe una grande diffusione in tutto il Mediterraneo Centrale ed Occidentale in età romana e tardo romana, soprattutto grazie alle sue proprietà funzionali offerte dalla presenza nell’impasto di minerali vulcanici, che permettono una particolare resistenza alle alte temperature.
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nPer la conclusione di questo viaggio nel territorio e nella cultura pantesca, l’architetto Rosalia Silvia ha presentato le tipiche costruzioni di Pantelleria: il dammuso, il giardino, i terrazzamenti.
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nUna regia perfetta, quindi, grazie anche agli operatori Giueseppe Aiello e Bartolo Peduzzi che sotto la direzione di Andrea Terenghi hanno sapientemente alternato riprese dirette degli ospiti in sala ad immagini della nostra meravigliosa isola che a Milano hanno avuto grande successo.
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nUn brindisi col passito ha chiuso le riprese sotto lo sguardo soddisfatto dell’assessore Graziella Pavia che ha curato tutta l’iniziativa.
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nGiovanna Cornado Ferlucci
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nEcco il link per visionare le foto:
nhttps://plus.google.com/photos/100204169615931068122/albums/6123966428286429137
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nLa giornata grigia e piovosa non ha avuto il sopravvento sui colori e i sapori che hanno riempito la sala del ristorante Alta Marea, affacciata sul porto di Scauri. Le prime battute sono state riservate all’ospite per eccellenza: il passito di Pantelleria.
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nAntonella Lusseri ha intervistato l’enologo D’Aietti, dell’azienda Vinisola e i produttori delle aziende Basile, Gorgone, I Praie e Minardi che hanno sottolineato come la pratica della coltura della vite ad alberello sia presente nel DNA dei contadini panteschi come un’impronta indelebile che va curata e mantenuta nella carta d’identità della nostra agricoltura “eroica” tramandata nei secoli. Si è passati poi alla cucina pantesca con i piatti preparati da Nino Raso ed Erminia Valenza: couscous, insalata pantesca, pesce asciutto, “purpo tutto dintra”, pesce all’agro dolce e verdure di ogni tipo.
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nUna tavolata di colori che hanno entusiasmato gli ospiti milanesi e una intensità di profumi che ha invaso la sala pantesca stuzzicando l’appetito di ospiti ed operatori televisivi. Naturalmente non potevano mancare i pasticciotti e i mustazzoli, pazientemente preparati con l’antica ricetta da Caterina Ferreri, Rosetta De Nunzio e Rosa Casano e i preziosi capperi IGP presentati da Saro Cappadona, della Cooperativa Capperi di Scauri. La diretta streaming è poi continuata presentando altre tipicità del territorio isolano come i panari e le nasse, intrecciate con maestria da Franco Ferrandes e la musica del maestro di fisarmonica Tommaso Gigante.
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nMa per cogliere l’essenza di questa isola meravigliosa non basta compiere un viaggio sensoriale tra colori, profumi, sapori, manualità e musica, è necessario capirne le radici, la storia, l’eco che dall’antica storia è arrivato fino ai giorni nostri. Ecco quindi che con l’archeologa Valeria Silvia e l’ingegnere ambientale Gaspare Inglese viene presentato un excursus tra colate laviche, la lucente e nera ossidiana, i preziosi siti archeologici, le strutture megalitiche, i reperti fenicio/punici e le teste imperiali di epoca romana. Considerato poi che l’Expo 2015 è impostato sul tema del cibo, tradizione e dieta mediterranea è stato funzionale il passaggio che ha portato a parlare dell’antica ceramica pantesca, la Pantelleria Ware, un vasellame utilizzato per la cottura e la conservazione dei cibi, lavorato con una modellazione a mano a tornio lento, nelle fornaci rinvenute nella zona del porto di Scauri. Una ceramica che ebbe una grande diffusione in tutto il Mediterraneo Centrale ed Occidentale in età romana e tardo romana, soprattutto grazie alle sue proprietà funzionali offerte dalla presenza nell’impasto di minerali vulcanici, che permettono una particolare resistenza alle alte temperature.
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nPer la conclusione di questo viaggio nel territorio e nella cultura pantesca, l’architetto Rosalia Silvia ha presentato le tipiche costruzioni di Pantelleria: il dammuso, il giardino, i terrazzamenti.
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nUna regia perfetta, quindi, grazie anche agli operatori Giueseppe Aiello e Bartolo Peduzzi che sotto la direzione di Andrea Terenghi hanno sapientemente alternato riprese dirette degli ospiti in sala ad immagini della nostra meravigliosa isola che a Milano hanno avuto grande successo.
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nUn brindisi col passito ha chiuso le riprese sotto lo sguardo soddisfatto dell’assessore Graziella Pavia che ha curato tutta l’iniziativa.
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nGiovanna Cornado Ferlucci
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nEcco il link per visionare le foto:
nhttps://plus.google.com/photos/100204169615931068122/albums/6123966428286429137
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