Il giudice monocratico del tribunale di Marsala, Riccardo Alcamo, ha assolto con formula piena, per insussistenza del fatto, Fabrizio Daniele Bonomo di 39 anni di Pantelleria difeso dall’avvocato Antonio Consentino.
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nIl Bonomo era stato chiamato a rispondere del delitto di "evasione dagli arresti domiciliari" ove si trovava in forza di un provvedimento del magistrato di sorveglianza di Trapani per una sentenza di condanna risalente al 22 giugno 2011, emessa dal tribunale penale di Marsala, per abusiva occupazione di edifici.
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nFabrizio Daniele Bonomo era stato tratto in arresto il 20 maggio 2012 dai carabinieri di Pantelleria che lo avevano sorpreso all’esterno della sua abitazione mentre faceva rientro da un terreno-giardino limitrofo alla casa stessa, posto a pochi metri di distanza, dove si era recato per raccogliere alcune foglie di basilico dietro richiesta della di lui compagna convivente in stato di gravidanza.
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nIl 25 maggio 2012 si era tenuto l’udienza di convalida dell’arresto eseguito il 20 maggio 2012 ma il gip nella persona del giudice Vito Marcello Saladino non aveva proceduto alla convalida dell’arresto in flagranza perché ritenuto ingiustificato in relazione alla concreta gravità.
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nOra l’epilogo, con la sentenza di assoluzione nei confronti del Bonomo.
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n"E’ stata dimostrata – dice l’avvocato Consentino – l’assoluta mancanza dell’elemento oggettivo del reato dato che il mio assistito si era allontanato dalla propria abitazione, ove scontava gli arresti domiciliari, solo per recarsi nel giardino della casa, oltre che pertinenziale alla casa, anche recintato”.
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nIl Bonomo era stato chiamato a rispondere del delitto di "evasione dagli arresti domiciliari" ove si trovava in forza di un provvedimento del magistrato di sorveglianza di Trapani per una sentenza di condanna risalente al 22 giugno 2011, emessa dal tribunale penale di Marsala, per abusiva occupazione di edifici.
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nFabrizio Daniele Bonomo era stato tratto in arresto il 20 maggio 2012 dai carabinieri di Pantelleria che lo avevano sorpreso all’esterno della sua abitazione mentre faceva rientro da un terreno-giardino limitrofo alla casa stessa, posto a pochi metri di distanza, dove si era recato per raccogliere alcune foglie di basilico dietro richiesta della di lui compagna convivente in stato di gravidanza.
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nIl 25 maggio 2012 si era tenuto l’udienza di convalida dell’arresto eseguito il 20 maggio 2012 ma il gip nella persona del giudice Vito Marcello Saladino non aveva proceduto alla convalida dell’arresto in flagranza perché ritenuto ingiustificato in relazione alla concreta gravità.
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nOra l’epilogo, con la sentenza di assoluzione nei confronti del Bonomo.
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n"E’ stata dimostrata – dice l’avvocato Consentino – l’assoluta mancanza dell’elemento oggettivo del reato dato che il mio assistito si era allontanato dalla propria abitazione, ove scontava gli arresti domiciliari, solo per recarsi nel giardino della casa, oltre che pertinenziale alla casa, anche recintato”.
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