Il Pubblico Ministero, presso il tribunale di Marsala dott.ssa Anna Maria Sessa ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico del sindaco di Pantelleria Salvatore Gino Gabriele, difeso dall’avv. Nino Caleca.
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nLa richiesta è stata accolta dal GIP Francesco Parrinello. Il sindaco Gabriele era indagato per aver percepito una somma di denaro, 5.000 euro, per sistemare una pratica edilizia giacente presso la Soprintendenza ai beni culturali di Trapani dai coniugi Vincenzo Caruso e Doriana Bissoli, indagati con lui e difesi dall’avv. Roberto Mangano. Anche per loro è stata disposta l’archiviazione.
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nIl pubblico ministero ha rilevato che dalla complessa attività di indagine effettuata non sono stati acquisiti sufficienti elementi di prova a riscontro delle dichiarazioni rese da Angelo Lo Pinto e Fabrizio Walter D’Ancona, neanche attraverso le intercettazioni. Dalle indagini risultano, al contrario, riscontrate le dichiarazioni rese dagli indagati Gabriele e Caruso.
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nLa somma data da Caruso a Gabriele era un prestito. Il sindaco, dopo la morte del padre, avvenuta dopo un lungo ricovero in ospedali della terraferma, si era trovato in difficoltà economiche. Il pubblico ministero ha rilevato che il denaro era stato dato nel maggio del 2014 con un assegno di Doriana Bissoli che il sindaco aveva versato sul proprio conto lo stesso giorno.
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nIl sostituto procuratore ha evidenziato che si fosse trattato di una tangente il passaggio di denaro sarebbe avvenuto in modo diverso per occultare il dolo. Dalle intercettazioni telefoniche è venuto fuori che i due non si erano messi d’accordo sulla versione dei fatti da fornire agli inquirenti perché non è risultato alcun contatto tra le loro utenze. Non è stato, inoltre riscontrato nulla di anomalo nella pratica edilizia dei coniugi Caruso. Il sindaco ha ammesso di avere fatto qualche telefonata alla Soprintendenza a titolo puramente informativo.
nSalvatore Gabriele
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nLa richiesta è stata accolta dal GIP Francesco Parrinello. Il sindaco Gabriele era indagato per aver percepito una somma di denaro, 5.000 euro, per sistemare una pratica edilizia giacente presso la Soprintendenza ai beni culturali di Trapani dai coniugi Vincenzo Caruso e Doriana Bissoli, indagati con lui e difesi dall’avv. Roberto Mangano. Anche per loro è stata disposta l’archiviazione.
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nIl pubblico ministero ha rilevato che dalla complessa attività di indagine effettuata non sono stati acquisiti sufficienti elementi di prova a riscontro delle dichiarazioni rese da Angelo Lo Pinto e Fabrizio Walter D’Ancona, neanche attraverso le intercettazioni. Dalle indagini risultano, al contrario, riscontrate le dichiarazioni rese dagli indagati Gabriele e Caruso.
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nLa somma data da Caruso a Gabriele era un prestito. Il sindaco, dopo la morte del padre, avvenuta dopo un lungo ricovero in ospedali della terraferma, si era trovato in difficoltà economiche. Il pubblico ministero ha rilevato che il denaro era stato dato nel maggio del 2014 con un assegno di Doriana Bissoli che il sindaco aveva versato sul proprio conto lo stesso giorno.
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nIl sostituto procuratore ha evidenziato che si fosse trattato di una tangente il passaggio di denaro sarebbe avvenuto in modo diverso per occultare il dolo. Dalle intercettazioni telefoniche è venuto fuori che i due non si erano messi d’accordo sulla versione dei fatti da fornire agli inquirenti perché non è risultato alcun contatto tra le loro utenze. Non è stato, inoltre riscontrato nulla di anomalo nella pratica edilizia dei coniugi Caruso. Il sindaco ha ammesso di avere fatto qualche telefonata alla Soprintendenza a titolo puramente informativo.
nSalvatore Gabriele
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