AEREI FANTASMA SULLA ROTTA PANTELLERIA – TUNISI

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Tre giorni dopo la strage al museo del Bardo, un aereo per l’intelligence Usa ha condotto voli di ricognizione sulla regione tunisina di Kasserine e sul Jebel Chambi, montagna dove sono nascosti gruppi jihadisti.
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nIl velivolo, un Beechcraft King Air 350ER, è decollato dall’isola italiana di Pantelleria.
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nLo rende noto anche il Corriere della Sera dopo che aveva dato la notizia il giornale svizzero on-line di Chiasso Globalist.it e il quotidiano pure on-line “Notizie Geopolitiche”.
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nMissioni condotte probabilmente da specialisti americani, membri di una società – la Aircraft Logistic Group LLC – che collabora con il Pentagono.

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nShadow carousel
n“La presenza dell’aereo – scrive il Corriere della Sera è stata segnalata su twitter da Kefi Firas e poi dal blog «Observations confidentielles» (Baki@7ourMansour). Entrambi hanno ricostruito i movimenti con l’aiuto del sito Flighradar24. Il King Air ha condotto la prima incursione il 21 marzo ed ha proseguito per tre giorni usando come punto d’appoggio l’isola italiana. Il tracciato mostra voli circolari su alcuni settori nell’ovest del paese. È plausibile che gli Usa siano intervenuti in coordinamento con le autorità tunisine in una fase estremamente delicata. Sul Jebel Chambi si nascondono i militanti della Kataeb Okba ibn Nafa, la falange di ispirazione qaedista che secondo le ultime valutazioni si sarebbe avvicinata all’Isis. Per la polizia di Tunisi il gruppo è coinvolto nell’attacco del Bardo”.
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“Negli ultimi giorni – come racconta Globalist.it sono state tracciate misteriose evoluzioni aeree di aerei fantasma di piccole dimensioni sulla rotta Pantelleria-Tunisia nelle giornate del 21, 22, 23 e 26 marzo scorso. Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ha confermato l’uso dello scalo di Pantelleria per gli atterraggi e i decolli di un aereo bimotore leggero Super King Air Beech 300, di proprietà di un’azienda statunitense contractor del Pentagono”.
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“Per quanto ci è possibile sapere come Aeronautica militare italiana, quello rischierato a Pantelleria è un veicolo americano che sta eseguendo voli sperimentali sulla Tunisia sulla base di accordi bilaterali che riguardano esclusivamente Stati Uniti e il governo di Tunisi“, ha dichiarato il Capo dell’Ufficio pubblica informazione dello Stato maggiore dell’Aeronautica, colonnello Urbano Floreani.
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n“L’Aeronautica italiana – continua la dichiarazione riportata dal Giornale non rientra in queste attività e non vengono rilasciate da noi autorizzazioni di sorta. Gli Stati Uniti ci hanno spiegato che le autorità tunisine sono interessate a questo nuovo sistema, non si tratta solo del velivolo e delle sue attrezzature, che può e potrà essere utilizzato per il monitoraggio e la raccolta di dati sensibili. L’interesse della Tunisia per questo assetto aereo è relativo alla possibilità di un suo eventuale acquisto”.
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nMissione delicata

n“Il Beechcraft, noto nella sua versione militare come MC12W, – scrive ancora il Corriere della Seraè usato dagli Usa su molti fronti della lotta al jihadismo. È dotato di sensori, telecamere, e altri apparati in grado di monitorare forze a terra. Un mezzo ideale per contrastare formazioni guerrigliere. In passato gli Stati Uniti hanno avviato colloqui con la Tunisia per la creazione di un avamposto nel sud dove schierare dei droni e unità speciali ma il piano si sarebbe arenato. Ecco allora lo schieramento del King Air a Pantelleria, isola dalla posizione strategica e più vicina alla Tunisia di Sigonella, la base di solito impiegata dagli americani per questo genere di missioni sulla Libia”.
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nQuesto il link per leggere l’articolo pubblicato dal giornale svizzero on-line Globalist.it
nhttp://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=71393&typeb=0
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