Egregio Direttore,
sono una semplice turista che quest’anno ha visitato Pantelleria per la prima volta.
Sono rimasta incantata dal paesaggio, dalle case con i tetti a cupola biancheggiati di calce, dalle pietre laviche che ne rivestono le mura, dagli innnumerevoli muretti a secco disseminati sul territorio.
Dalle scogliere a picco sul mare con le mille striature di colore e le inconsuete forme. Dai tramonti incendiati, dalla luna che corre veloce dietro le nuvole, trasportata dal vento tempestoso.
Un’isola stupenda, aspra, battuta dal vento e baciata dal sole, senz’altro un’isola sprecata per solo capre, conigli e quache dissennato ambientalista, come riportato da un vostro recente lettore.
Ma uno dei punti dolenti è quello dei collegamenti, la mancanza di voli e traghetti che ti permettono di poter arrivare e partire con comodità, di garantire i rifornimenti necessari, siano questi alimentari che di altro genere.
Io sono venuta all’inizio del mese di agosto e già allora c’erano dei problemi su derrate alimentari che non arrivavano e anche i voli non erano poi così tanti e se questa era la situazione nel mese dove il turismo dovrebbe essere al massimo, mi posso immaginare il fuori stagione.
E questo è un peccato, perchè quest’isola avrebbe molto da offrire, è una terra dove ancora si può vivere a misura d’uomo, dove si può staccare la spina e godere di un magico silenzio, dove ci si può stupire per il tempo indeterminato passato a guardare un cielo nero pieno di stelle e magari esprimere un desiderio mentre ne cade una, perchè se vedi cadere una stella è perchè stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perchè credi ancora in qualcosa…
Mi sono lasciata prendere la mano dalla poesia, ma è così facile se si pensa ad un posto incantato: (il nostro Creatore doveva essersi alzato davvero bene quella mattina che la creò).
Tuttavia, Pantelleria non è poi così diversa da tanti altri Comuni, leggendo un po’ gli articoli del suo giornale mi rendo conto che tutto il mondo è paese, soliti problemi, solita mala amministrazione, soliti assessori (che Dio li perdoni) che non riescono a fare quello che in buona fede promettono, soliti ostacoli burocratici, incentivi promessi che non arrivano e tutto resta come sempre.
Certo sarebbe bello poter organizzare con tranquillità anche un semplice week-end, con la certezza di poter tornare il giorno stabilito, senza sorprese all’ultimo momento. Poterla visitare in ogni periodo dell’anno per poterne assaporare i profumi, i colori, i mutamenti.
Grazie,
Alessandra
Bettarini
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