Caro Direttore,
qualche giorno fa ho assistito all’ultimo consiglio comunale e, dato che in aula eravamo pochissimi, vorrei raccontare a te ed ai lettori quello che ho ascoltato. Tra i punti all’ordine del giorno era prevista l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche e del piano annuale, ossia l’insieme dei progetti realizzabili nel territorio di Pantelleria, inclusi quelli finanziati con i fondi europei. Il geometra Gambino, responsabile del competente settore, ha chiesto di intervenire per fornire alcuni chiarimenti e, in effetti, ha spiegato che per l’approvazione del programma succitato è necessario il parere di conformità urbanistica, che deve essere rilasciato dal funzionario preposto, peraltro già sollecitato più volte, con diverse note, a partire dal mese di agosto. Tra le opere inserite nel piano del nostro comune troviamo un progetto, già finanziato, di enorme valenza sociale e civica, da realizzarsi con i fondi europei del PON sicurezza su un terreno confiscato alla mafia: parlo di “Io gioco legale”, che consiste nella realizzazione di un impianto sportivo, per cui, in assenza dell’approvazione del programma annuale da parte del consiglio comunale, si rischia di perdere un finanziamento di oltre 500.000,00 euro, a causa del mancato rispetto della tempistica. Il Presidente Spata a questo punto ha dichiarato di non essere stato informato di quanto stava accadendo, quindi capirete la mia sorpresa nell’apprendere dal geometra Gambino che egli stesso aveva provveduto a fargli pervenire ben due note: la prima datata 29 agosto e la seconda del 17 settembre! Di fronte alla immediata smentita di quanto aveva appena affermato, il nostro Presidente del consiglio ha solo saputo aggiungere” Non posso fare altro che sollecitare, non posso sparare al responsabile” . Mi aspettavo da parte degli altri consiglieri una dura replica e una profonda indignazione di fronte al fatto che anche per la negligenza e il disinteresse del presidente si rischia di far perdere ai nostri giovani un’opportunità che potrebbe non ripresentarsi, invece …..solo silenzio: non è stata spesa una sola parola sulle pesanti colpe del funzionario, del Commissario e, soprattutto, sull’inutilità di un Presidente del consiglio che diventa complice del fallimento dell’attuale azione amministrativa, così come lo era stato di quella Di Marzo!
Vorrei concludere questa breve cronaca con una sola domanda: gli 11 consiglieri che oggi continuano ad occupare le poltrone del consiglio comunale non sono gli stessi che, non più tardi di 4 mesi fa, nonostante i gravissimi fatti accaduti, avevano affermato di voler restare per tutelare nostri diritti?
Ai tuoi lettori ed ai miei concittadini l’ardua sentenza!
Adele Pineda
Abbiamo inviato la lettera al Presidente del consiglio, al Commissario e al funzionario citato per avere una replica. Non appena arriveranno le risposte le pubblicheremo.
Lascia un commento