Ho letto con apprezzamento la notizia che nell’isola sono presenti in permanenza circa un centinaio di Vigili del Fuoco.
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nLa maggior parte dislocati in aeroporto, in cui la presenza su quattro turni a copertura delle 24 ore, appare addirittura ridondante per i quattro voli giornalieri della bassa stagione.
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nMa, ovviamente, c’è da considerare anche l’attività militare e la sicurezza della comunità e dei singoli non si riduce certo solamente all’assistenza ai voli ed agli altri importanti interventi d’istituto. In primissima linea sussiste anche la fondamentale esigenza/diritto alla sicurezza dei cittadini e dei loro beni nella vita quotidiana.
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nE su questo piano non pare affatto che le cose vadano bene. Negli anni recenti, malauguratamente, seguendo la pur giusta necessità di economizzare nella spesa pubblica l’organico, i mezzi e l’attività delle Forze dell’Ordine sono stati progressivamente ridotti. Nel frattempo, però, i tempi sono rapidamente cambiati. Mentre la delinquenza cresceva e noi facevamo finta di nulla abbiamo perso la prevenzione sul territorio. Ciò è stato accentuato anche dal rilassamento generale dei costumi, dai fenomeni di povertà di larghe fasce, da un certo falso buonismo e permissivismo, dal sovraffollamento delle carceri (madre dei domiciliari a buon mercato), da un’immigrazione sregolata. Insieme all’altro triste fenomeno che ancora funesta il meridione del nostro paese e che si chiama omertà.
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nPochi anni or sono a Pantelleria, oltre al Comando principale del Carabinieri, esistevano presidi anche nelle principali contrade. Essi erano presenti, vedevano, udivano, capivano, sapevano, controllavano, conoscevano, prevenivano e quando necessario intervenivano, e così il territorio era sotto controllo e la gente viveva sicura. Non si rubava e non si delinqueva perché, seppure alcuni ignoranti continuavano a chiamarli sbirri, li temevano ed erano costretti a rigare dritto. I pochi carabinieri devono gestire h/24, oltre che il territorio, il sedime militare e l’aeroporto, il porto e il soccorso in mare, l’accompagnamento dei migranti, il controllo dei gentiluomini che sono ai domiciliari, gli ubriachi alla guida, la droga.
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nPiacerebbe sapere (…. ma forse è meglio ignorarlo per non perdersi d’animo), tra ferie, turnazioni, risposi settimanali, malattie e le altre attività d’indagine e d’istituto, quanti carabinieri e quanti mezzi possono essere effettivamente e quotidianamente dedicati a presidiare e pattugliare giorno e notte un territorio così vasto, sparso, difficoltoso e omertoso.
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nNon lo sapremo mai esattamente perché loro, i nostri benemeriti Carabinieri, per la tradizionale formazione militare, etica e professionale non sbandierano mai in piazza le problematiche e le carenze di uomini e di mezzi ma le subiscono e continuano ad adoperarsi al massimo e ad "obbedir tacendo".
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n Tuttavia c’è chi può ed ha anche il dovere di parlare apertamente e ad alta voce in tutte le sedi istituzionali ed ai propri cittadini ed è l’Amministrazione Comunale.
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nCosì come accade per l’ospedale, per i voli, per i collegamenti marittimi, per le scuole, per il porto e mille altri seri problemi, occorre grande attenzione anche a questo, perché il tanto agognato sviluppo del turismo passa anche attraverso la sicurezza.
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nCosa si aspetta per chiedere a gran voce un sostanziale aumento del numero dei Carabinieri presenti a Pantelleria, il miglioramento delle loro dotazioni, la riapertura delle stazioni nei borghi, l’installazione diffusa di telecamere di sorveglianza?
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n Ed anche a rimpolpare i pochissimi Vigili Urbani che contestano (…. prevalentemente in luglio e agosto, come da tanti previsto) la sosta disordinata in paese, ma non si accorgono dei densi fumi oleosi che fuoriescono dagli scappamenti degli stessi mezzi pubblici che stazionano a fianco al Comune e che inquinano l’immagine dell’isola oltre che i nostri polmoni. Purtroppo in termini di sorveglianza e sicurezza il territorio e le contrade, le case, la gente, i turisti, appaiono largamente abbandonati a se stessi ed anche chi ha sempre avuto modo di apprezzare questa compagine comunale e continua ancora a stimarla, deve confessare l’impressione che essa abbia bisogno di ritrovare quel mordente che sembra aver perso per strada.
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nTony Alfano
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nLa maggior parte dislocati in aeroporto, in cui la presenza su quattro turni a copertura delle 24 ore, appare addirittura ridondante per i quattro voli giornalieri della bassa stagione.
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nMa, ovviamente, c’è da considerare anche l’attività militare e la sicurezza della comunità e dei singoli non si riduce certo solamente all’assistenza ai voli ed agli altri importanti interventi d’istituto. In primissima linea sussiste anche la fondamentale esigenza/diritto alla sicurezza dei cittadini e dei loro beni nella vita quotidiana.
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nE su questo piano non pare affatto che le cose vadano bene. Negli anni recenti, malauguratamente, seguendo la pur giusta necessità di economizzare nella spesa pubblica l’organico, i mezzi e l’attività delle Forze dell’Ordine sono stati progressivamente ridotti. Nel frattempo, però, i tempi sono rapidamente cambiati. Mentre la delinquenza cresceva e noi facevamo finta di nulla abbiamo perso la prevenzione sul territorio. Ciò è stato accentuato anche dal rilassamento generale dei costumi, dai fenomeni di povertà di larghe fasce, da un certo falso buonismo e permissivismo, dal sovraffollamento delle carceri (madre dei domiciliari a buon mercato), da un’immigrazione sregolata. Insieme all’altro triste fenomeno che ancora funesta il meridione del nostro paese e che si chiama omertà.
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nPochi anni or sono a Pantelleria, oltre al Comando principale del Carabinieri, esistevano presidi anche nelle principali contrade. Essi erano presenti, vedevano, udivano, capivano, sapevano, controllavano, conoscevano, prevenivano e quando necessario intervenivano, e così il territorio era sotto controllo e la gente viveva sicura. Non si rubava e non si delinqueva perché, seppure alcuni ignoranti continuavano a chiamarli sbirri, li temevano ed erano costretti a rigare dritto. I pochi carabinieri devono gestire h/24, oltre che il territorio, il sedime militare e l’aeroporto, il porto e il soccorso in mare, l’accompagnamento dei migranti, il controllo dei gentiluomini che sono ai domiciliari, gli ubriachi alla guida, la droga.
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nPiacerebbe sapere (…. ma forse è meglio ignorarlo per non perdersi d’animo), tra ferie, turnazioni, risposi settimanali, malattie e le altre attività d’indagine e d’istituto, quanti carabinieri e quanti mezzi possono essere effettivamente e quotidianamente dedicati a presidiare e pattugliare giorno e notte un territorio così vasto, sparso, difficoltoso e omertoso.
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nNon lo sapremo mai esattamente perché loro, i nostri benemeriti Carabinieri, per la tradizionale formazione militare, etica e professionale non sbandierano mai in piazza le problematiche e le carenze di uomini e di mezzi ma le subiscono e continuano ad adoperarsi al massimo e ad "obbedir tacendo".
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n Tuttavia c’è chi può ed ha anche il dovere di parlare apertamente e ad alta voce in tutte le sedi istituzionali ed ai propri cittadini ed è l’Amministrazione Comunale.
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nCosì come accade per l’ospedale, per i voli, per i collegamenti marittimi, per le scuole, per il porto e mille altri seri problemi, occorre grande attenzione anche a questo, perché il tanto agognato sviluppo del turismo passa anche attraverso la sicurezza.
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nCosa si aspetta per chiedere a gran voce un sostanziale aumento del numero dei Carabinieri presenti a Pantelleria, il miglioramento delle loro dotazioni, la riapertura delle stazioni nei borghi, l’installazione diffusa di telecamere di sorveglianza?
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n Ed anche a rimpolpare i pochissimi Vigili Urbani che contestano (…. prevalentemente in luglio e agosto, come da tanti previsto) la sosta disordinata in paese, ma non si accorgono dei densi fumi oleosi che fuoriescono dagli scappamenti degli stessi mezzi pubblici che stazionano a fianco al Comune e che inquinano l’immagine dell’isola oltre che i nostri polmoni. Purtroppo in termini di sorveglianza e sicurezza il territorio e le contrade, le case, la gente, i turisti, appaiono largamente abbandonati a se stessi ed anche chi ha sempre avuto modo di apprezzare questa compagine comunale e continua ancora a stimarla, deve confessare l’impressione che essa abbia bisogno di ritrovare quel mordente che sembra aver perso per strada.
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nTony Alfano
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