INTENSE GIORNATE DI CULTURA AL CASTELLO GRAZIE AL COMITATO PREZIOSA PANTELLERIA

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Si sono concluse, per quest’anno, le iniziative promosse dal Comitato Preziosa Pantelleria che hanno aperto nuovi orizzonti nel panorama culturale dell’isola, offrendo opportunità inedite per i cittadini panteschi, per gli ospiti estivi e per le numerose scolaresche che hanno partecipato con notevole entusiasmo.
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nL’appuntamento dal titolo “Cossyra Mirabilia Maris” è stato coordinato dal direttore di Pantelleria Internet, Salvatore Gabriele, che negli anni ha seguito le fasi dei numerosi scavi archeologici condotti nell’isola, raccontando puntualmente le importanti scoperte fatte dai diversi archeologi impegnati nelle ricerche sia subacquee che terrestri. All’inizio della serata, l’architetto Vitangela Accardi, presidente del Comitato Preziosa Pantelleria, ha spiegato come il progetto delle iniziative promosse sia stato patrocinato e seguito dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, scelto fra i dieci proposti, proprio per la valenza culturale e per la ricaduta positiva sulla comunità, considerato anche il coinvolgimento degli studenti delle scuole locali.
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n“Bisognerebbe riscrivere i libri di storia in base alle nuove scoperte fatte sul territorio di Pantelleria negli ultimi 15 anni – ha detto Salvatore Gabriele – un territorio che si rivela fonte costante di ricchezze archeologiche, molte delle quali si riferiscono al periodo punico/romano. I giovani d’oggi possono ritenersi fortunati di vivere in un’isola che ha tanto da raccontare, grazie soprattutto al lavoro e agli studi di esperti archeologi quali Sebastiano Tusa e Roberto La Rocca.”
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Roberto La Rocca ha sottolineato come la presentazione del progetto e della mostra “Cossyra Mirabilia Maris”, di cui si sta preparando il catalogo, sia stata pensata soprattutto quale omaggio alla comunità isolana.
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n“L’obiettivo principale – ha detto La Rocca – era proprio quello di dedicarla ai panteschi, come espressamente dichiarato dal Sovrintendente Tusa. Sicuramente l’evento verrà riproposto nell’estate prossima per i turisti, ma solo dopo questo momento dedicato interamente all’isola.”
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nE’ stato quindi spiegato come dagli anni novanta in poi ci sia stato un grande sviluppo dell’azione mirata alla conoscenza del patrimonio archeologico subacqueo, grazie alla ferrea volontà di Sebastiano Tusa che ne aveva colto tutta la potenzialità. Furono infatti coinvolte negli studi numerose Università, i ritrovamenti hanno dato una lettura sempre più diversificata e complessa di quelli che erano i rapporti commerciali e culturali dell’isola di Pantelleria con tutto il mondo esterno affacciato sul Mediterraneo. Sono stati anni di grande lavoro condotto dal Gruppo di indagini archeologiche della Soprintendenza del Mare, formato da esperti che lavoravano per lo più a livello di volontariato.
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nLa mostra “Cossyra Mirabilia Maris”, raccontata durante la serata, è stata allestita nell’ala est del castello, al piano superiore, grazie alla tenacia di Vita Accardi, Rosalia Silvia e Roberto La Rocca che hanno lavorato intensamente per ridare vita ai reperti archeologici ritrovati in mare.
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n“Non contiene stereotipi dell’archeologia subacquea quali potrebbero essere le anfore, per altro ritrovate numerose
– ha spiegato l’archeologo La Rocca – perchè si è voluto esporre un insieme di piccoli oggetti che parlano del quotidiano degli uomini di mare della zona o utilizzati sul relitto ritrovato nel porto di Scauri. Di alcuni oggetti sono state esposte le fotografie perchè i reperti sono momentaneamente esposti nel Museo di Amsterdam, a dimostrazione della loro rilevanza storica. Il titolo della mostra non è casuale, la Sovrintendenza del Mare ha realizzato ad Amsterdam, nell’agosto scorso, la mostra <Mirabilia maris/Sicily and the sea> con l’obiettivo di far vedere al mondo esterno la connessione culturale e storica di tutti quei territori regionali che hanno un’evidente vocazione verso il mare, valorizzando i reperti archeologici recuperati che ripercorrono 2500 anni di storia della Sicilia fino al sedicesimo secolo. Ecco quindi che a Pantelleria si è voluto realizzare in piccolo un evento, per iniziare un percorso a livello locale che guardi lontano, partendo da tutti quegli oggetti preziosi (mirabilia) ritrovati sull’isola. Molti di noi studiosi hanno un rapporto affettivo particolare con quest’isola dove abbiamo trovato anche una ricettività e una collaborazione significativa non riscontrate altrove”.
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nDella mostra è stato realizzato un catalogo, di cui è curatore lo stesso La Rocca, che presenta una struttura particolare. Non è infatti un semplice excursus degli oggetti esposti nelle teche, ma si configura come un libro sull’isola dalla parte del patrimonio subacqueo.
Per ben tre quarti del testo si parla dell’isola vista dal mare, delle ricerche archeologiche condotte negli ultimi trenta anni e del ruolo di Pantelleria nelle antiche rotte di navigazione. Il tutto ricostruito grazie anche al contributo del dottor Leonardo Abelli dell’Università di Sassari che ha dedicato tutta una vita alle ricerche sull’isola, del dottor Armando Spanò che ha trattato l’argomentazione degli scontri punici e la dottoressa Aldina Tusa Cutroni, madre di Sebastiano, numismatica di primissimo piano che ha condotto studi sul tesoretto delle monete ritrovate a Cala Tramontana.
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nIl Vicesindaco Angela Siragusa, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale ha confermato l’impegno preso dal dottor Bernardo Agrò, dell’assessorato Regionale Beni Culturali, per riproporre la mostra nella prossima estate per dare maggiore visibilità alle ricchezze archeologiche dell’isola.
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“Ringrazio Pantelleria Preziosa per il grande impegno profuso nel portare avanti un progetto così articolato e confermo la volontà dell’Amministrazione nel supportare le varie iniziative, pur sapendo che si dovranno affrontare difficoltà burocratiche e di finanziamento, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione e il mantenimento funzionale del castello. Sto facendo un grande sforzo per riportare la storia locale nelle nostre scuole, ho già attivato alcune iniziative che hanno previsto giornate di archeologia rivolte alle scuole di ogni ordine e grado con il supporto delle Università e di alcuni volontari. Il lavoro con gli studenti della Scuola Media, che già hanno visitato il castello e i Sesi, continuerà fino a maggio quando si arriverà alla produzione di eleborati che verranno poi valutati da un apposita commissione competente. Ci sarà quindi una premialità che mira a potenziare la sensibilità dei nostri giovani verso la cultura e l’arte.”
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nPrima di iniziare la visita alla mostra sono stati consegnati agli studenti della Scuola Superiore gli attestati, predisposti dal Comitato Preziosa Pantelleria, quale riconoscimento e credito formativo per l’accoglienza che hanno fatto durante la mostra “Linguaggi nell’Astrazione Contemporanea in Italia”, allestita ad aprile presso la Mediateca Comunale e durante le giornate organizzate al Castello.
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n“E’ importante che i nostri giovani si abituino a guardare il bello, maturando sensibilità verso la cultura e verso l’opera d’arte – ha concluso la presidente Vitangela Accardi – la fatica richiesta dall’organizzazione dei vari eventi scompare di fronte all’entusiasmo di questi giovani e alla partecipazione attenta e numerosa della comunità locale che ci ha seguito in tutte le iniziative proposte.”
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nUna riflessione condivisa da tutto il Comitato.
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nGiovanna Cornado Ferlucci
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