Caro Direttore,
In riferimento all’articolo "L’Aeronautica abbandona Pantelleria", vorrei porre l’attenzione sul fatto che, anche poco tempo fa, l’areonautica si è fatta carico delle emergenze di Pantelleria, vedi la volta che l’elisoccorso non poteva volare di notte e solo grazie ad un mezzo dell’areonautica si è potuto trasportare una signora colta da un infarto, mi pare, all’ospedale di Trapani. Se ora se ne và, saranno ancora meno i mezzi a disposizione delle emergenze dei Panteschi.
Un saluto di cuore
Stefano Parenti
_______________________________________________________________________________
IL DESERTO DEI TARTARI
Egregio Direttore,
Ho letto il contributo di Salvatore Rullo e quello di Italo Cucci. Nel quadro del confronto delle varie posizioni, propongo il mio punto di vista.
Io sono convinto che la priorità della spesa pubblica vada ai nuovi mezzi di trasporto necessari per collegare Pantelleria alla Sicilia e non a finanziare situazioni tipo il DESERTO DEI TARTARI. Ovvero la strenua difesa contro il nemico che non c’è. Dino Buzzati docet. Queste cose vanno bene per l’assurdo mondo militare e bellicista e per il tema della ‘fuga del Tempo’ raccontata nel magistrale romanzo. Io capisco che il sogno di Salvatore Rullo sia di vestire i panni del tenente Giovanni Drogo, ma mi sembra che Pantelleria abbia bisogno di ben altro che delle fantasie dell’avamposto.
Guido F. Vicario
LA POSSIBILITA’ DI GODERE DEL NOSTRO TEATRO
Caro Salvatore, caro Direttore,
mi associo pienamente all’ intelligente proposta del Sig. Roberto Salsedo. Offrire, anche a quelli che sono lontani da Pantelleria, la possibilità di godere del vostro Teatro, sarebbe, tra l’altro, una maniera per " avvicinare" , a dispetto di tutto, l’isola a coloro che l’amano.
Un abbraccio.
Ernesto Lamagna
Lascia un commento