Sono un medico e conosco bene i rischi di una gravidanza: le complicazioni sono spesso imprevedibili e possono sopraggiungere improvvisamente anche alla ventesima o ventiquattresima settimana e così via: le complicanze possono mettere a rischio la salute della madre e del feto con conseguenze irreparabili senza un intervento da effettuare in urgenza. Un presidio che non è attrezzato ad affrontare questi problemi esporrà a gravi rischi le residenti ed allontanerà tutte le turiste, in gravidanza anche ai primi mesi, che vorranno trascorrere una vacanza nell’isola. Senza sicurezza non verrà nessuno. Il medesimo discorso vale anche per tutte le altre patologie che possono richiedere un intervento urgente. L’Ospedale agli occhi del pubblico non sarà ritenuto sicuro. E’ chiaro che tenere un organico fisso per poche decine di parti l’anno è antieconomico e poco sicuro con una equipe stabile sul posto. Per tale motivo sarebbe più opportuno che la ASP facesse ruotare mensilmente ginecologi esperti provenienti da altre strutture ospedaliere con alto numeri di parti. Questa potrebbe essere la soluzione per garantire sicurezza al reparto ed al mantenimento del punto nascite.
Grazie
Enrico Hoffmann
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Caro Direttore,
aderisco convinta all’appello perché il punto nascita di Pantelleria resti attivo. Sono mamma e nonna, e SO quanto sia importante per una partoriente godere di tranquillità e serenità al momento della nascita del proprio bambino. Se non ci sono problemi patologici è giusto e naturale partorire nel "proprio" ospedale.
Inoltre posso testimoniare personalmente che negli anni più volte ho avuto necessità di accedere al pronto soccorso dell’ospedale di Pantelleria e mi sono sempre trovata benissimo.
Virginia Peroni – Brescia
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